ANCONA – «Questa Pdl avrà positivi riscontri in ambito turistico per le Marche e contribuirà a valorizzare l’ingente patrimonio immobiliare storico-culturale, paesaggistico e ambientale, presente nella nostra Regione». Così il consigliere regionale e capogruppo di Fratelli d’Italia, Carlo Ciccioli, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina a Palazzo delle Marche per fare il punto sulla Legge Regionale “Interventi di valorizzazione delle dimore, ville, castelli, complessi architettonici e del paesaggio, parchi e giardini di valore storico-culturale della Regione” che ha avuto il via libera dall’Aula del Consiglio regionale, dove ha incassato l’unanimità dei consensi.
Ciccioli, primo firmatario del provvedimento, di cui è stato anche relatore in Aula, ha ricordato che la legge ha mosso i primi passi dalla considerazione dei danni prodotti dalla pandemia sul comparto del turismo e dalla necessità di puntare su nuove mete, «privilegiando itinerari non ricompresi nei circuiti noti».
Affiancato da Alessandra Stipa, presidente Fai Marche, Stefania Pignatelli presidente Associazione Marche Segrete, Guido Borgogelli presidente Associazione Dimore Storiche Italiane sezione Marche e da Enrico Giovagnoli rappresentante Associazione Marche in Villa, Ciccioli ha ringraziato le associazioni «per il prezioso contributo che ci hanno fornito» e si è detto «molto soddisfatto del testo finale e di quanto si potrà realizzare in questo comparto».
La legge, ha ricordato «ha più valenze: oltre al valore turistico, infatti, si determinerà come effetto secondario, ma certamente non meno importante, una mappatura completa delle dimore, ville, complessi architettonici e del paesaggio, parchi e giardini di valore storico-culturale della Regione».
La presidente del Fai Marche, Stipa, dal canto suo, ha sottolineato che la legge «è indicativa dell’interesse e della consapevolezza del patrimonio storico-artistico ambientale da parte della Regione Marche» e anche se c’è «molta strada da fare per equiparare altre Regioni virtuose (vedasi la collaudata capacità espressiva delle ville venete), è comunque un segnale di grandissima importanza. Il Fai regionale è pronto ad offrire il suo aiuto e la sua esperienza avendo, da oltre venti anni, aperto molte Dimore Storiche delle nostre Marche contribuendo così ad innescare un virtuoso circuito tra chi vive abitualmente nella bellezza e chi la avvicina sia pure per un giorno, come accade nelle Giornate Fai».
Borgorelli di Adsi Marche, associazione che riunisce i detentori di immobili storici, ha evidenziato che questi beni sono presenti «nei borghi, nelle città, in campagna, tutti con un forte legame con il proprio territorio di riferimento. L’impegno che la Regione Marche dimostra nei confronti del patrimonio storico è innovativo e finalmente propulsivo per quella economia “circolare” di cui molto si discute ma poco si porta a termine».
«Grazie alla illuminata azione di Fratelli d’Italia» ha detto Pignatelli, presidente di Marche Segrete, «iniziamo un futuro di digitalizzazione, ambiente, risparmio energetico e, soprattutto, orgoglio identitario», mentre Giovagnoli, presidente di Marche in Villa, ha motivato l’adesione al progetto «per riportare a nuova vera vita queste dimore storiche, ville, complessi architettonici con progetti che uniscano la bellezza dei luoghi con la nostra Storia e Cultura. Musica, poesia, canto, danza e ogni forma di Arte e Spettacolo dal Vivo per accogliere visitatori e turisti italiani e stranieri all’interno di questi meravigliosi scenari che rivivranno i fasti di un tempo».