ANCONA – Turismo settembrino in crescita nelle Marche rispetto alla fase pre-Covid: «Le presenze sono più elevate rispetto allo stesso periodo del 2019». Federalberghi Confcommercio stima per il mese di settembre «un 10% di turisti» spiega il presidente Emiliano Pigliapoco.
Con giugno, luglio e agosto all’insegna di un «bilancio molto positivo» anche settembre si prospetta roseo per gli albergatori, provati da due anni di pandemia e dai rincari energetici. «Nonostante alcune cancellazioni dell’ultima ora a causa del weekend di fine agosto all’insegna del maltempo, le prenotazioni per settembre ci rendono ottimisti, anche perché stanno tornando i gruppi che mancavano dal 2019 a causa della pandemia». Ad andare forte non è solo la costa ma anche l’entroterra.
Chi è il turista che sceglie di venire in vacanza nelle Marche a settembre? Tracciando una sorta di ‘identikit’, Pigliapoco spiega che la vera sorpresa è rappresentata dagli stranieri, le cui presenze «superano di molto lo stesso mese del 2019». «Stimiamo un 15% circa di stranieri a settembre – spiega – per la maggior parte sono olandesi, belgi e tedeschi, ma vediamo anche numerosi americani grazie all’incremento dei voli charter all’aeroporto di Falconara, provenienti dagli Stat Uniti e svizzeri».
Guardando al resto della ‘torta’, un 85% circa (dato stimato da Federalberghi) sono turisti italiani, di cui «un 8% sono marchigiani che hanno deciso anche per paura della pandemia di restare nelle Marche e di scoprire tante bellezze che spesso sono poco conosciute anche da chi vive in questa regione».
Tra i turisti italiani che scelgono le Marche come meta delle vacanze settembrine, in testa ci sono i veneti, secondo Federalberghi, poi i lombardi, gli emiliano romagnoli e gli umbri. Si tratta di «turisti che vanno a caccia di esperienze, eccellenze enogastronomiche, borghi e di vacanze all’aria aperta». Pigliapoco spiega che la formula sportiva, costituita da attività come il trekking, il bike e le ippovie «sta andando molto bene. Siamo soddisfatti».