ANCONA – Pacchetti vacanze con vaccinazione inclusa. Sembra questo il nuovo must di viaggio ai tempi del covid. Russia, Cuba, Serbia, Dubai, Stati Uniti e Thailandia, si moltiplicano i Paesi e le località che puntano sul turismo cosiddetto “vaccinale”. E le offerte in rete fioccano. Tra sole e spiagge dorate, c’è chi non disdegna di farsi iniettare il siero contro il covid-19 per tornare al più presto alla normalità.
E le richieste di informazioni ci sono già, anche nelle Marche, seppure per ora si tratti di numeri ancora «contenuti» come ci spiega Antonio Recchi, vicepresidente nazionale del Movimento Autonomo Agenzie Viaggio Italiane (Maavi), delegato regionale e titolare di Criluma Viaggi di Ancona. «Qualcuno ci chiede questi pacchetti – afferma – perché in molte nazioni estere vaccinano anche gli stranieri, ma c’è ancora molta confusione sull’argomento».
Organizzate questo tipo di vacanze? «Se c’è necessità ci rivolgiamo a tour operator che organizzano questi viaggi ma spero che la gente capisca che in Italia, auspicando anche entro un paio di mesi, ci si può vaccinare tutti, senza che si debba andare a spendere più di mille euro». I prezzi, per un pacchetto vacanza vaccinale, possono oscillare da un minimo di 1.000-1.700 euro per arrivare anche a cifre “astronomiche” come i 40mila dollari chiesti per la lussuosa Dubai degli Emirati Arabi. Avete già avuto richieste da parte di persone interessate? «Si ma poco meno di una decina di richieste di informazioni nella nostra agenzia di viaggio».
«I prezzi variano in base al volo – afferma – , che è di linea e alla destinazione, oltre che dal tipo di vaccino che ci si andrà ad iniettare» afferma Recchi. Il vicepresidente nazionale del Maavi ci tiene a mettere in guardia gli aspiranti turisti vaccinali: «È da vedere poi se nel passaporto vaccinale l’iniezione ricevuta in questi Paesi verrà riconosciuta: io invito ad essere accorti su questa cosa e a non acquistare tanto per acquistare».
In linea generale, ci racconta, mentre clicca sul pc a caccia di una offerta per pacchetti di questo tipo, «una agenzia di viaggi indiana può chiedere anche 1.700 euro per una vacanza vaccinale»: notizia di ieri che proprio questo paese ha chiuso i rubinetti dell’AstraZeneca bloccando l’export del siero anglo-svedese alle altre nazioni, dopo aver vissuto il giorno più nero dall’inizio della pandemia. Un aspetto di non poco conto da considerare per chi decide di recarsi all’estero per vaccinarsi e rischia magari di andare incontro “a braccia aperte” al contagio.
Negli Stati Uniti gli stranieri vengono vaccinati con Pfizer o Moderna. «A Mosca un pacchetto vacanza completo con vaccino può costare 1.700 euro – spiega – : è incluso il volo di andata e ritorno da Londra, con tre escursioni e due dosi di Pfizer». In Russia ovviamente ci si può vaccinare anche con lo Sputnik e i prezzi per il sud di questo paese arrivano fino a «8mila-9mila euro». Poi c’è la Serbia, dove si può addirittura scegliere il vaccino a cui sottoporsi gratuitamente tra Pfizer, Sputnik, AstraZeneca, Sinopharm e Moderna, ma dall’Italia fino al 30 aprile non ci sono voli diretti e per arrivarci bisogna fare scalo a Vienna, Zurigo o Budapest. Inoltre il sito per prenotarsi è interamente in lingua Serba e non è offerto alcun servizio di assistenza per la prenotazione, come viene precisato in una nota dell’Ambasciata Italiana a Belgrado.
Tra i Paesi che propongono il turismo vaccinale «c’è anche la Thailandia» spiega, sottolineando l’auspicio che la categoria delle agenzie di viaggio non si butti su questo genere di viaggio: «Le agenzie di viaggio sono aziende serie, anche se sono le più colpite dalla pandemia, sono certo che si dimostreranno serie anche in questa situazione».
L’invito rivolto al governo italiano da parte di Recchi, è quello «a vaccinare il più possibile: non è possibile che negli Stati Uniti vaccinino anche gli stranieri, mentre noi siamo ancora ai 70enni».
Ad invitare alla prudenza è anche Ludovico Scortichini presidente di Go World, la holding che comprende un gruppo di società impegnate nel turismo, nell’immobiliare, nella consulenza turistica e nei documentari e che raggruppa 15 compagnie in Italia e all’estero.
«Qualche richiesta l’abbiamo avuta, soprattutto per Dubai» afferma, precisando però che «tendenzialmente abbiamo risposto no» perché «non rientra nella nostra filosofia, né nella nostra etica». Scortichini evidenzia che si tratta di pacchetti vacanza, quelli per turismo vaccinale, che non rientrano neanche «nella normativa in vigore, dal momento che oggi si può andare all’estro solo per ragioni di lavoro e turismo».
Il presidente di Go World chiarisce «cerchiamo di fare turismo in modo corretto e di trasmettere il concetto che girare il mondo e apprezzarne le bellezze non può prescindere dall’etica».