ANCONA – Non le aveva solo importunate perché ubriaco ma le aveva anche palpeggiate toccandole seni e fondo schiena. Finito a processo per violenza sessuale un 23enne è stato oggi condannato ad un anno e quattro mesi di carcere (pena sospesa).
Per lui, di origine somala ma residente ad Ancona, le cose si erano messe male quando i carabinieri, dopo una prima denuncia per ubriachezza molesta, avevano visionato le telecamere presenti in piazza Cavour, teatro dei fatti avvenuti la notte tra il 13 e il 14 giugno 2020. I fotogrammi hanno convinto i militari a valutare credibile la testimonianza delle due vittime di molestie.
Lo straniero, regolare sul territorio italiano, era su una panchina quella notte quando sono arrivate le ragazze, una 20enne e una 28enne. Le due amiche stavano utilizzando una app, collegate live con altri amici, e stavano riprendendo il paesaggio inquadrando la piazza e quindi anche il somalo seduto che in quel momento beveva una birra. Lo straniero non avrebbe gradito la ripresa e si è avventato sulle ragazze chiedendo prima di cancellare il video e poi allungando le mani su di loro. Ha afferrato la più giovane per farsi dare il cellulare e in quel momento ne ha approfittato per palpeggiarla prima nel fondo schiena e poi sul seno. La più grande ha cercato di aiutare l’amica ma lui ha toccato anche lei. La 20enne è riuscita a divincolarsi e ha chiamato con il cellulare il 112. Sul posto è arrivata la pattuglia del Radiomobile della Compagnia di Ancona che ha bloccato il somalo denunciato poi per ubriachezza molesta. Verificato il racconto delle ragazze è stata aperta una indagine e informata la Procura che ora ha contestato la violenza sessuale. Il somalo era difeso dall’avvocato Mauro Saraceni.