ANCONA – Nel primo pomeriggio del giorno di Natale (25 dicembre), la sala operativa della Questura di Ancona inviava personale della squadra volante in via Giordano Bruno, dove il dipendente di un esercizio commerciale lamentava la presenza di una persona molesta all’interno.
Una volta sul posto il richiedente indicava agli operatori un avventore che, fermo dinanzi al bancone, creava disturbo e richiedeva ulteriori bevande alcoliche nonostante il suo stato psicofisico alterato. Dapprima, con difficoltà, gli agenti richiedevano al soggetto molesto di uscire dal bar al fine di addivenire ad un più completo controllo.
Una volta fuori, l’uomo si mostrava non collaborativo ed insofferente alla presenza degli operatori rifiutandosi poi categoricamente di fornire un valido documento di identità e di declinare le proprie generalità. All’ennesima richiesta degli operanti, lo stesso si scagliava contro gli agenti, dando in escandescenza, cercando di colpirli agli arti inferiori e superiori nel tentativo di eludere il controllo, proferendo frasi ingiuriose ed oltraggiose nei confronti dei poliziotti. Questi ultimi riuscivano, con non poche difficoltà, a mettere in sicurezza l’uomo all’interno dell’auto di servizio.
In questi frangenti il predetto continuava a mettere in atto una resistenza attiva, dando calci agli sportelli e al vetro divisorio in plexiglass dell’auto, non volendo far accesso nella cellula adibita al trasporto dei fermati.
Successivamente, gli operatori provvedevano al suo accompagnamento in Questura, dove, all’esito di perquisizione personale, si rinveniva il documento di identità dell’uomo, un cittadino rumeno di 59 anni con pregiudizi di polizia.
Negli Uffici l’uomo continuava a mostrarsi non collaborativo, e si rendeva protagonista di una condotta aggressiva e molesta, continuando a divincolarsi con violenza, motivo per il quale si rendeva necessario richiedere l’ausilio di altro personale.
Visto lo stato di agitazione del soggetto, veniva richiesto l’intervento sanitario del 118 che si recava in loco. I sanitari effettuavano un primo controllo dell’uomo che appariva in buono stato di salute e rifiutava le cure mediche.
Il cittadino rumeno veniva denunciato per i reati di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale e per il reato di rifiuto di fornire le generalità. Veniva inoltre sanzionato per lo stato di ubriachezza.
Ultimate le procedure di rito, l’uomo, che era tornato collaborativo, veniva congedato.
Poco dopo, tuttavia, la Sala Operativa inviava sempre personale della Squadra Volante nei pressi dell’ingresso carrabile della locale Questura, in quanto lo stesso uomo, seduto a terra chiedeva ad alta voce aiuto e l’intervento di un’ambulanza, mostrando nuovamente un atteggiamento molesto e agitato, destando preoccupazione nei passanti. Si provvedeva con autoambulanza al trasporto del cittadino rumeno presso il pronto soccorso di Torrette anche per essere sottoposto ad accertamento psichiatrico.