Ancona-Osimo

Ucraina, vertice in Regione su blocco export in Russia. Acquaroli: «Totale disponibilità per sostegni umanitari»

Confronto in Regione con le categorie economiche sul blocco dell'export verso la Russia che penalizza soprattutto il calzaturiero

Il palazzo della Regione Marche

ANCONA – «Lo scenario che abbiamo di fronte è drammaticamente preoccupante ed in continua evoluzione. Certamente non è rassicurante per le nostre imprese marchigiane che sui mercati dell’est europeo avevano costruito negli anni rapporti consolidati. Oggi è tutto diverso e su questa nuova configurazione stiamo lavorando: nell’immediato per dare risposte insieme al Governo Nazionale a quelle che sono le emergenze di carattere economico e in prospettiva per andare a conoscere nuovi mercati e cogliere nuove opportunità». Così il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli sul conflitto Russia-Ucraina che si ripercuote negativamente sull’economia della regione, specie sul settore del calzaturiero.

Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche

«In queste giornate surreali, vissute nell’attesa di uno spiraglio positivo dagli scenari di guerra in Ucraina, stiamo cercando di fare il possibile per sostenere l’impatto determinato dagli effetti diretti e dalle sanzioni» aggiunge il governatore annunciando che «nelle prossime ore svilupperemo in maniera dettagliata gli interventi che potremo mettere in campo direttamente e quelli che invece chiederemo al Governo nazionale. La nostra economia è tradizionalmente molto legata ai mercati interessati dalla crisi, e il timore espresso dalle categorie e dagli imprenditori è anche la nostra grande preoccupazione a cui cercheremo di dare una risposta. Accanto a questo aspetto, da parte della Regione c’è anche grande attenzione e totale disponibilità rispetto alle esigenze di aiuto e sostegni umanitari che si manifesteranno».

Complessivamente il valore delle merci esportate nel 2020 in Russia si attesta ad oltre 274 milioni di euro, fa sapere la Regione in una nota stampa: il comparto calzature esporta verso questa destinazione circa il 90% delle sue produzioni. Sono sufficienti questi due dati per capire quanto la guerra in atto in Ucraina e le conseguenti sanzioni alla Russia abbiano un forte impatto sull’economia marchigiana.

La merce ordinata è pronta da spedire ma ferma; altri ordini sono già in produzione ma non potranno essere consegnati e i pagamenti sono bloccati, si legge nella nota stampa. Per fare fronte a questa nuova emergenza su mercati che già da anni soffrono a causa della pandemia, il presidente della Regione Francesco Acquaroli insieme all’assessore alle Attività produttive Mirco Carloni e al presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini, questa mattina 2 marzo ha incontrato in videoconferenza una delegazione di 50 imprenditori e i rappresentanti di tutte le associazioni di categoria.

Export Marche-Russia, i dati

Nel 2020 le Marche hanno esportato verso la Russia principalmente prodotti del settore Calzaturiero per un valore di oltre 91 milioni di euro che rappresentano una quota del 33,3% sul totale delle esportazioni delle Marche verso questo paese.  Queste esportazioni inoltre rappresentano il 27,2 % di quanto esportato dall’Italia in questo settore  verso la Russia. Rispetto all’anno precedente le esportazioni del settore calzaturiero marchigiano verso la Russia si erano già contratte del 24,7% a causa della pandemia. Il settore apparecchi elettrici rappresenta il 14,8% del totale dell’export Marche verso la Russia, la meccanica il 13,5%, il mobile il 9,8%.

Mirco Carloni, vicepresidente della Giunta regionale

«Senza dimenticare che il nostro primo pensiero va alle vittime e alla popolazione ucraina che sta subendo questa aggressione – spiega l’assessore Carloni -, abbiamo parlato dei riflessi di questa guerra sulla nostra economia regionale che purtroppo rischiano di essere drammatici. Alcune nostre imprese hanno una forte propensione per i mercati russi e anche per quello ucraino e in generale per l’area asiatica. Quanto sta accadendo rischia di creare una incertezza molto pesante per molti produttori soprattutto del settore fashion, moda e scarpe. Per questo motivo oggi, insieme al presidente Acquaroli e al presidente della Camera di Commercio  Sabatini abbiamo convocato questo tavolo per decidere insieme delle strategie. Abbiamo già in mente alcune idee che percorreremo rapidamente senza perdere tempo cercando di creare, se possibile, un sollievo a queste eventuali perdite di fatturato delle nostre aziende».

Gino Sabatini, Presidente della Camera di Commercio delle Marche

Il presidente della Camera di Commercio Gino Sabatini, osserva che «l’ascolto e il confronto con imprenditori e associazioni di categoria ci rende chiaro che due sono le strade da percorrere in contemporanea: aprire nuovi mercati per le nostre esportazioni, perché i rischi per chi si muove sul mono mercato sono sempre più pesanti, e trovare velocemente risorse (non esclusa la cassa integrazione straordinaria) che siano sostegno concreto per gli imprenditori, e penso a quelli del distretto fermano-maceratese della calzatura, della pelletteria e della moda. Il prossimo appuntamento del MICAM ci vedrà fare conto con uno scenario ancora una volta mutato. Nonostante gli sforzi e il successo ottenuto con la  possibilità di accesso in Italia riconosciuta ai vaccinati con lo Sputnik, dobbiamo moltiplicare gli sforzi verso altre soluzioni da mettere a punto velocemente con la Regione Marche e il supporto di ICE. A Milano ancora una volta saremo presenti con i più alti vertici istituzionali per trovare risposte puntuali alle richieste che vengono direttamente dal mercato marchigiano, tra i più colpiti economicamente in Italia da questa nuova crisi».