ANCONA- «Da una parte Aerdorica minaccia licenziamenti di massa, dall’altra effettua nuove assunzioni- recentemente sono entrati in organico un dirigente e un ingegnere- ed utilizza ditte esterne e stagisti: ci sembra di rivivere le gestioni precedenti».
Il sindacato Ugl Trasporto Aereo Marche e l’Avv. Corrado Canafoglia, Unione Nazionale Consumatori Marche, si fanno portatori delle forti preoccupazioni dei 35 lavoratori dell’aeroporto delle Marche da loro assistiti. Alcuni hanno voluto prendere parte alla conferenza stampa odierna (22 novembre).
«Fatti strani e gravi- dicono l’avvocato Canafoglia e il segretario regionale Ugl Trasporto Aereo, Renzo Talacchia, puntando il dito contro il Fondo di investimento inglese Njord Andreanna, che detiene il 92% di azioni di Aerdorica, e contro la Regione Marche-. Assistiamo preoccupati all’improvvisa guerra tra loro».
Innanzitutto, a finire nel mirino le conclusioni scaturite dalla commissione d’inchiesta regionale su Aerdorica. «Nessuno conosce le conclusioni, c’è il segreto d’ufficio. Abbiamo chiesto i documenti ma non ci sono stati dati, questo è un fatto gravissimo» dichiara l’avvocato Canafoglia.
Altra questione la mannaia dei licenziamenti che ridurranno di un terzo i dipendenti del Sanzio. «La Commissione Europea ha sottolineato che nel corso delle ultime amministrazioni si sono susseguiti gravi episodi di cattiva gestione e, autorizzando l’aiuto della Regione di 25 milioni euro per ristrutturare Aerdorica, ha precisato che l’intervento non avrebbe dovuto aggravare il livello di disoccupazione della Regione Marche, già in controtendenza rispetto al resto dell’U.E. Aerdorica invece, oggi annuncia che dopo il periodo di Cassa Integrazione Straordinaria, aprirà le procedure di mobilità collettiva, anticamera del licenziamento collettivo per circa 20-25 lavoratori. Intanto però ci sono nuove assunzioni e utilizzano ditte esterne».
Le “cattive” gestioni di Aerdorica hanno provocato una voragine di oltre 100 milioni di euro per la Regione e a pagarne le spese in questi anni sono stati soprattutto i lavoratori: ammortizzatori sociali, contratti di solidarietà, cassa integrazione, tagli degli stipendi. Nell’ultimo incontro a Palazzo Raffaello tra Regione, Aerdorica e sindacati (Ugl non è stata convocata ndr) si è parlato della possibilità di interrompere la CIGS prima della scadenza di febbraio e aprire la procedura di mobilità per 14 dipendenti.
«Vogliono mandar via una ventina di persone ma ci sono dodici dei nostri assistiti pronti all’esodo volontario sollecitato dal Fondo. Eppure, ad oggi, non c’è stata alcuna definizione della questione da parte dell’Azienda e non capiamo il motivo. Al contrario, 14 assistiti di Cgil, Cisl e Uil hanno invece ottenuto l’esodo a condizioni su cui è stata posta la clausola di riservatezza, nonostante la presenza della Regione Marche nel capitale sociale. Noi vogliamo vedere gli accordi ed essere trattati alla stessa maniera. Senza dimenticare che a Morriale, nonostante i noti problemi giudiziari, sono stati riconosciuti 40 mensilità lorde» afferma il legale Canafoglia.
E prosegue. «Ricordiamo che sinora Aerdorica si è retta sui sacrifici anche economici dei dipendenti, ai quali le gestioni Belluzzi e Massei hanno decurtato illegittimamente parte degli stipendi, come riconosciuto dal Tribunale di Ancona, costringendoli a vivere in condizioni economiche precarie. C’è chi ha la casa pignorata e chi non riesce ad arrivare a fine mese- riferisce l’avvocato Canafoglia-. Siamo in una fase di concordato preventivo e sin dall’inizio della procedura di concordato abbiamo evidenziato che la proposta concordataria non considerava le decurtazioni agli stipendi dei lavoratori che complessivamente ammontano ad 800 mila euro– continua Canafoglia-. Noi abbiamo sempre avuto un atteggiamento collaborativo e per senso di responsabilità non abbiamo richiesto i decreti ingiuntivi ma non si possono fare piani industriali pensando di non pagare ai dipendenti ciò che loro spetta».
«La Regione Marche e il Fondo Njord non possono fare finita di non sapere. C’è una delibera regionale, la n. 701 del giugno 2016 che riguarda i potenziali crediti che i lavoratori possono avere nei confronti dell’azienda. Sapevano da sempre delle somme pendenti dovute ai dipendenti» commenta il segretario regionale Talacchia.
L’Unione Nazionale Consumatori Marche e l’Ugl Trasporto Aereo Marche chiedono alla Regione di mantenere fede agli obblighi assunti con il Fondo, versando quanto si era impegnata a corrispondere ad Aerdorica; ricollocare i dipendenti che venissero licenziati: di procedere giudizialmente in tutte le sedi più opportune contro chi ha portato Aerdorica in queste condizioni; di rendere pubbliche le conclusioni della Commissione di inchiesta regionale sulle gestioni di Aerdorica; di rendere pubbliche le condizioni di vendita delle azioni vendute dalla Regione al Fondo ed ogni atto o patto eventualmente intercorso tra le parti.
Ad Aerdorica e al Fondo di investimento inglese Njord Adreanna chiedono di: attuare il piano industriale per salvare l’aeroporto ed i dipendenti, aumentando il fatturato e non solo pensando a tagliare posti di lavoro; chiudere le procedure di esodo volontario anche con noi alle stesse condizioni praticate agli assistiti delle altre sigle sindacali; ripristinare i contratti di lavoro alle condizioni indicate dal Tribunale di Ancona, così evitando le spese legali di eventuali giudizi.
«Ricordiamo a tutti i protagonisti di questa vicenda che in caso di fallimento o di licenziamenti selvaggi noi saremo determinati ad accertare le responsabilità di chi ha causato e/o aggravato tale crisi aziendale con uno sperpero enorme di denaro pubblico. Evitate di fare di Aerdorica e dell’aeroporto di Falconara un’altra Ilva!».
Intanto, non avendo trovato un accordo con la società che gestisce l’aeroporto Sanzio, l’Ugl ha avviato le procedure di sciopero. Lunedì prossimo (25 novembre) è previsto un incontro in Prefettura tra le parti.