ANCONA – «Una simbiosi utile e vincente». È con queste parole che il vice questore e dirigente del Gabinetto di Polizia scientifica interregionale Marche Abruzzo, Massimiliano Olivieri, ha definito la collaborazione tra Università Politecnica delle Marche e Polizia scientifica, che insieme fanno quadrato contro la criminalità. Una partnership avviata già 4 anni fa, formalizzata nel protocollo siglato dal capo della Polizia di Stato Gabrielli e presentato oggi (11 luglio) al Faculty Lab di Ingegneria ad Ancona. L’obiettivo, come ha sottolineato il dirigente della scientifica, Olivieri, è quello di «fare ricerca insieme per migliorare le tecniche ed essere avanti alla criminalità». Un fronte sul quale, come ha spiegato il rettore Sauro Longhi l’Ateneo dorico è già impegnato da tempo sia con la collaborazione avviata con la scientifica, sia proponendo agli studenti un modello educativo incentrato al rispetto della legalità, oltre che tramite progetti come quello attivato all’interno delle strutture carcerarie di Ancona.
Ad illustrare i dettagli della collaborazione, il rettore dell’Università Politecnica delle Marche Sauro Longhi, il vice questore e dirigente del Gabinetto di Polizia scientifica interregionale Marche Abruzzo, Massimiliano Olivieri, la professoressa Milena Martarelli, direttrice del centro interuniversitario Carmelo, il professor Enrico Primo Tomasini, fondatore del centro e il professor Aldo Franco Dragoni docente di Sistemi di elaborazione delle informazioni.
Tre gli ambiti di ricerca che saranno oggetto del protocollo: la Dattiloscopia, il Fotosegnalamento e il Rilevamento 3D della Scena del Crimine. I progetti di ricerca ai avvarranno di tecnologie e strumenti all’avanguardia per abbattere i tempi delle indagini, agevolare la raccolta di immagini e prove utili determinanti in ambito forense, fornire alla Polizia misurazioni validate dalla comunità scientifica.
Il professor Aldo Franco Dragoni, che aveva già avviato a suo tempo la collaborazione con la Polizia scientifica, ha spiegato che verrà impiegata anche l’intelligenza artificiale. Nell’ambito del Fotosegnalamento l’obiettivo è quello di istruire i software al riconoscimento dei volti, anche quando immortalati da angolazioni diverse rispetto a quelle frontali.