ANCONA – Viaggiare da soli ma in gruppi omogenei con persone che condividono gli stessi interessi e le stesse passioni. La partenza in gruppo dei single è uno dei nuovi trend di viaggio che si sta affermando sempre di più, insieme alla vacanza multigenerazionale. A raccontare le nuove tendenze del mercato turistico è Ludovico Scortichini, nel board nazionale di Astoi Viaggi Confindustria. Alla base di queste due formule c’è «il desiderio di stare insieme e di condividere» spiega Scortichini.
C’è da dire che il modello di vacanza multigenerazionale, ovvero quello che mette insieme tre generazioni (nonni, figli e nipoti) non è nuovo e ricalca quello in voga negli anni ’70, mentre la crescente richiesta di viaggi per single è più un fenomeno degli ultimi anni, legato al numero crescente di separazioni che avvengono, a differenza del passato, anche in tarda età. Accanto al desiderio di condivisione c’è anche la necessità di tagliare sui costi.
«Le compagnie aeree hanno alzato di molto i prezzi – spiega – ma se i turisti di fascia alta non hanno problemi a fronteggiare una spesa maggiore, quelli di fascia media (spesa tra i 1.000 e i 2.500 euro a testa) o bassa (spesa sotto i 1.000 euro a testa) spesso devono fare delle rinunce».
Per i single il viaggio in gruppo «offre l’opportunità di contenere i costi del viaggio, ma anche di avere compagni che condividono gli stessi interessi, come ad esempio la passione per uno sport, per gli animali, per il camper. Non solo, la persona con cui si condividerà la stanza dell’hotel diventa anche quella con cui si trascorrono i momenti più belli e alla fine si stringono amicizie». Un modo per non essere soli e divertirsi, ma anche per risparmiare, considerando il fatto che «il budget per la vacanza è sempre più contenuto: lo stesso viaggio prima della pandemia costava un 30% circa in meno».
«In crescita anche la richiesta di viaggi con attività sportive e all’aria aperta – dice Scortichini – un trend spinto dalla pandemia di Covid-19, che dopo averci relegato in casa, ha fatto nascere forte l’esigenza di viaggiare di fare viaggi non più incentrati sul riposo e il relax, ma su esperienze e attività».
Che ‘aria’ tira nel turismo quest’anno? «Al netto della guerra in Medio Oriente che scoraggia le partenze verso quelle aree, c’è tanta voglia di partire e pensiamo che ci sarà un incremento dei viaggi del 10% circa rispetto all’anno scorso». Secondo Scortichini a traghettare la crescita nelle partenze saranno soprattutto i periodi di bassa stagione, in particolar modo la primavera e l’autunno, sia per un’esigenza di contenimento dei costi del viaggio (in bassa stagione si sa che si risparmia), ma anche «per un nuovo trend, un cambiamento nelle abitudini dei viaggiatori».