ANCONA – «Siamo pronti per partire». Così Massimiliano Polacco, direttore di Confcommercio Marche Centrali sul protocollo per le vaccinazioni contro il covid nei luoghi di lavoro. Confcommercio e Confindustria hanno stretto una convenzione con il gruppo sanitario privato Kos Care per eseguire le inoculazioni sui dipendenti delle imprese, delle attività commerciali e gli operatori del turismo delle Marche. Una campagna che potrebbe partire già dai primi di giugno.
La Regione Marche nel mese di marzo aveva approvato un protocollo d’intesa con le attività produttive e le associazioni di categoria, poi ad aprile erano arrivate le linee guida nazionali stilate da Inail, Ministero del Lavoro e della Salute, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, insieme alla struttura commissariale per l’emergenza: qui era stata data indicazione che a eseguire le iniezioni avrebbero dovuto essere medici competenti del lavoro o altri operatori sanitari convenzionati con il datore di lavoro.
In base alla convenzione stipulata con Kos Care le vaccinazioni verranno eseguite nelle strutture del gruppo che conta 40 sedi dislocate sull’intero territorio regionale. Le spese per l’attrezzatura sanitaria, il personale medico, paramedico e amministrativo necessario, forniti da Kos, saranno a carico delle imprese e delle attività commerciali che aderiranno, ad esclusione della fornitura dei vaccini che saranno messi a disposizione dalla Regione Marche, ricevuto il via libera dal Commissario straordinario per l’emergenza Figliuolo.
Le imprese potranno anche attrezzarsi per diventare hub vaccinali e in questo caso ospiteranno anche i lavoratori di altre aziende. Le attività commerciali e le imprese interessate a vaccinare i loro dipendenti potranno aderire tramite un portale messo a disposizione dal gruppo Kos che si occuperà anche del ritiro delle forniture di vaccini necessarie presso l’hub regionale.
Insomma «la macchina è pronta», come fa notare Polacco, che sottolinea «stiamo aspettando che la Regione ci dica quando potremo avere a disposizione dei vaccini, ma sembra che dai primi di giugno potremo partire». Confcommercio spiega che inizialmente nelle Marche in questo modo si sarebbero dovuti vaccinare 400mila lavoratori, ma «con il fatto che la campagna vaccinale è arrivata ai 40enni, il numero sarà sempre più esiguo e potrebbe riguardare dai 100mila ai 130mila lavoratori, ovvero la fascia d’età sotto i 40 anni».