ANCONA – Prenderà avvio «il prossimo fine settimana» la campagna di informazione sulla vaccinazione e sulla pandemia «rivolta in particolare a tutti coloro che hanno un dubbio, una perplessità, una curiosità a cui rispondere». Lo ha detto il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, parlando con i giornalisti a margine della seduta consiliare aperta dedicata alle disabilità. Una campagna che verterà sui temi della vaccinazione e della pandemia, e che prenderà avvio dai capoluoghi di provincia.
Il governatore ha spiegato che «ci saranno degli esperti» che potranno «dare risposte di natura scientifica, precise e pertinenti, senza interpretazioni». Parlando della pandemia, con le Marche che rischiano la zona gialla proprio a ridosso del Natale, Acquaroli ha evidenziato che «la curva pandemica ha rallentato la sua corsa, ma comunque è stabilmente alta».
«Il dato importante è che durante la settimana scorsa, rispetto alle precedenti, è cresciuto il numero dei ricoveri ospedalieri soprattutto nell’area medica, che in pochi giorni è passata da un valore stabile intorno al 5-6-7% al 10-11%, un dato che va attenzionato: bisogna capire se è la risposta di alcune fasi di picco della pandemia delle scorse settimane o se è un trend che rischia di trasformare il colore della regione nelle prossime settimane».
La nostra regione ha già sforato due dei tre parametri che fanno scattare la zona gialla, ovvero incidenza (valore soglia 50, le Marche superano i 190 casi su 100mila abitanti) e occupazione ospedaliera in terapia intensiva (valore soglia 10%, Marche a 12% dato al 6 dicembre), mentre l’area medica vede un valore soglia del 15% che non è stato ancora superato (10,3 dato al 6 dicembre).
Nel richiamare attenzione alle misure anti Covid, il presidente ha spiegato che la campagna informativa si snoderà tra gazebo a cui i cittadini potranno rivolgersi per fare domande, un sito internet e una mail. «Cercheremo di creare un rapporto tra cittadini ed esperti, in grado di dare risposte soddisfacenti, chiare e trasparenti di natura scientifica. Cerchiamo di tirare fuori il dibattito di natura politica e mettere le risposte in mano a persone che sono in grado di dare certezze e un sostegno con professionalità a chi ha un dubbio, una perplessità o reticenze».
Acquaroli, sollecitato dai giornalisti sulla possibilità di una ordinanza per imporre l’obbligo di mascherina all’aperto, sulla scorta di quanto fatto dal Comune di Ancona, ha rimarcato che «la valutazione è in essere, ma in questa fase non c’è una determinazione precisa» perché «la zona gialla porta in se l’obbligo di mascherina all’aperto e di fatto sarebbe come introdurre la zona gialla. Stiamo vedendo l’opportunità: credo che se con intelligenza tutte le persone che frequentano luoghi all’aperto in assembramento, hanno l’accortezza di mettere la mascherina, come credo che sia raccomandabile al di la dell’ordinanza, credo sia anche un gesto di intelligenza e responsabilità. Tra l’altro per chi non la vuole indossare se non ci sono controlli, vediamo anche spesso al chiuso che c’è chi non la indossa».
In ogni caso ha affermato che «se sarà necessario, e la curva dovesse mostrare segni di preoccupazione particolari, anche con i nostri uffici cercheremo di metterla in campo». Sulla facoltà annunciata da parte del governo Draghi alle Regioni di poter introdurre l’obbligo della mascherina Ffp2 a bordo dei mezzi di trasporto pubblico, Acquaroli ha detto «stiamo cercando di capire, insieme all’assessore e alla struttura, quelli che saranno gli opportuni interventi da fare».