ANCONA – Raggiunto e siglato nella giornata di ieri l’accordo tra Regione e medici di famiglia, ratificato questa mattina in Giunta. A confermarlo sono il governatore Francesco Acquaroli.
«Abbiamo anche aperto un tavolo con le categorie economiche e produttive e la Camera di Commercio – prosegue – per definire un protocollo per la somministrazione dei vaccini anche nei luoghi di lavoro, nel massimo rispetto delle disposizioni sanitarie. Ringrazio i medici di medicina generale e tutte le sigle che hanno sottoscritto l’accordo, e tutte le associazioni di categoria, per disponibilità e l’alto senso di responsabilità dimostrate».
Il presidente della Regione Marche ricorda inoltre che «nella nostra Regione, oltre alla vaccinazione per il comparto degli operatori socio-sanitari, gli ospiti delle Rsa e gli over 80, sono iniziate le somministrazioni anche per il personale scolastico e delle università, le forze dell’ordine e il settore della sicurezza, e la categoria dei pazienti più fragili, con patologie, in carico al servizio sanitario regionale. È importante ricordare che l’andamento del piano vaccinale dipende soprattutto dalla disponibilità di dosi che viene inviata alle Regioni dallo Stato centrale».
L’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini spiega che l’intesa «garantirà una potenza di impiego (potenziale) di 1.200 professionisti con il compito di vaccinare prima le persone fragili ma anche tutta la restante popolazione, ma con il limite delle “poche munizioni”».
Entro fine marzo i medici di medicina generale inizieranno a vaccinare sia negli ambulatori che a domicilio, partendo con gli ultraottantenni che non deambulano o che non riescono a raggiungere i punti vaccinali allestiti sul territorio regionale.
«Secondo il piano nazionale, alla fine del mese di marzo, le dosi che verranno consegnate nelle Marche, copriranno circa 100.000 persone» fa sapere l’assessore specificando che gli over 80 sono 133mila. La nota dolente sono le forniture dei vaccini destinati agli over 80 (Pfizer Biontech), che arrivano con il contagocce.
«Il sistema duale costituito dai Punti di vaccinazione e dal Territorio con i medici di famiglia potrebbe vaccinare fino a 10.000 persone al giorno, ma le dosi di Pfizer-Moderna sono solo 100.000 per marzo».
Per quando riguarda il vaccino AstraZeneca, destinato al personale dei servizi pubblici fondamentali (mondo della scuola, forze dell’ordine) «il rifornimento di marzo di circa 100.000 vaccini consentirà, invece, di allargare la copertura per molte categorie», vaccini che saranno somministrati «anche dai medici di famiglia».
Come ci aveva spiegato nella giornata di ieri il presidente Fimmg (federazione italiana medici di medicina generale), Magi, i medici di famiglia potranno disporre di «un numero contingentato di flaconi che saranno consegnati ad ogni medico» e gli ambulatori agiranno da punti vaccinali di prossimità.
Intanto dalla mezzanotte di oggi scatta la zona rossa anche nel Maceratese oltre che per la provincia di Ancona, fino al 14 marzo. A chiudere sono anche le scuole di ogni ordine e grado nelle due province in zona rossa, ma saranno in dad al 100% anche le classi dalle prime medie in su anche nelle altre province in zona arancione.