Ancona-Osimo

Vaccino, chiuso il richiamo tra i sanitari. Magi (Fimmg): «Tollerabilità buona»

Nelle Marche l'adesione alla campagna fra i sanitari è stata intorno all'85% e al 70% tra gli infermieri. Il presidente della Federazione italiana Medici di Medicina Generale commenta il report Aifa

ANCONA – «Abbiamo somministrato diverse centinaia di vaccini e non ci sono stati effetti collaterali, tra l’altro quelli del Comirnaty (Pfizer) sono bassissimi e la tollerabilità è buona». Il dottor Massimo Magi, presidente regionale Fimmg, commenta così il primo rapporto dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) sui vaccini contro il covid-19, Pfizer Biontech e Moderna, in base all’analisi delle segnalazioni giunte nel primo mese di somministrazione (dal 27 dicembre 2020 al 26 gennaio 2021).

Nel report si legge che «le analisi condotte sui dati fin qui acquisiti confermano un buon profilo di sicurezza», una risultanza di cui il presidente delle Fimmg non si dice stupito: «Il rapporto conferma quello che già sapevamo, che i vaccini sono sicuri» osserva. Nel primo mese di osservazione, in Italia sono state 7.337 le segnalazioni su 1.564.090 dosi somministrate e il 92,4% di queste «riguardano eventi non gravi, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari» si legge nel report.

Le segnalazioni riguardano soprattutto la prima dose del vaccino Comirnaty (99%), ovvero quello Pfizer, il più utilizzato ad oggi, mentre il Moderna vede ancora una somministrazione piuttosto marginale (1%).
«Meno frequenti – si legge nel report – sono le altre reazioni locali e i dolori articolari diffusi. Come atteso, la febbre è stata segnalata con maggior frequenza dopo la seconda dose rispetto alla prima».

Manifestazioni che si verificano prevalentemente lo stesso giorno della vaccinazione o il giorno successivo (85% dei casi). Classificate come “gravi” il 7,6% delle segnalazioni ma per queste «è in corso la valutazione del nesso causale con i vaccini, tre su quattro non hanno richiesto intervento specifico in ambito ospedaliero». Tredici i decessi registrati in Italia, 
nelle ore successive alla vaccinazione, ma questi «non sono risultati correlati alla vaccinazione e sono in larga parte attribuibili alle condizioni di base della persona vaccinata».

LE SOMMINISTRAZIONI NELLE MARCHE 
Ad oggi nelle Marche sono state somministrate 56.542 dosi su 57.610 giunte nella regione, un 98,1%: di queste 41.077 sono state iniettate agli operatori sanitari, 11.369 al personale non sanitario e 4.096 agli ospiti delle Rsa. 
La percentuale di adesione tra i sanitari «è stata molto alta» spiega il presidente della Fimmg Massimo Magi e nelle Marche a sottoporsi alla vaccinazione è stato l’85% dei medici, lievemente inferiore la percentuale di adesione fra il personale infermieristico che si attesta intorno al 70%.

Intanto si è chiuso il secondo giro di somministrazione fra il personale sanitario, e «a breve si concluderà» anche il richiamo nelle Rsa. Solo dopo, compatibilmente con l’arrivo delle dosi di vaccino, potrà partire la seconda fase della campagna vaccinale, quella fra gli ultraottantenni. I sanitari che per varie ragioni non hanno potuto sottoporsi al vaccino potranno ancora farlo.