ANCONA – «Vaccinatevi contro il covid-19». L’invito arriva da Roberta Longo, la dottoranda di ricerca dell’ospedale regionale di Torrette di Ancona, di 26 anni, che ha individuato e sequenziato nel laboratorio di Virologia la variante inglese del virus, che ha suscitato apprensione per la rapidità in cui si diffonde fra la popolazione.
La giovane e precaria dottoranda in Biologia Molecolare e Applicata dell’Università Politecnica delle Marche, con contratto di ricerca di 3 anni (in scadenza nel 2023), vive a Sant’Angelo in Lizzola, nelle campagne della provincia pesarese, ma è di origini pugliesi. Ogni giorno Roberta Longo si reca a Torrette: «Faccio la pendolare», spiega, anche se dalla sua voce traspare ancora la soddisfazione per essere stata la prima nelle Marche ad aver individuato e sequenziato il primo caso di variante inglese del covid-19 in una famiglia di Loreto, ora in isolamento.
Con le festività in corso, che spingono maggiormente alla socializzazione, la giovane ricercatrice invita alla prudenza: «È importante stare attenti, non abbassare mai la guardia. Non bisogna pensare che invitando anche solo i propri genitori si è immuni dal rischio di trasmissione, anche fra familiari stretti il contagio può avvenire. Più stiamo attenti e più ci tuteliamo da una nuova recrudescenza della pandemia». Roberta Longo invita alla vaccinazione contro il covid. «Io farò il vaccino e lo consiglio – prosegue -: più ci vaccineremo e più riusciremo velocemente a rallentare la pandemia».
Ripercorrendo i primi momenti del sequenziamento del virus la dottoranda descrive emozioni contrastanti: se da un lato c’è stata emozione, dall’altro si è trattato «di una cattiva notizia da metabolizzare». In ogni caso rimarca che la scoperta rappresenta «un buon risultato per il lavoro che c’è dietro», un impegno quotidiano che vede la Virologia di Torrette, guidata dal professor Stefano Menzo e dalla dottoressa Patrizia Bagnarelli, in prima linea fin dall’ìnizio dell’emergenza coronavirus.
Parlando dei suoi obiettivi futuri, Roberta Longo, racconta che il suo sogno è quello di proseguire la strada attuale: «Sarebbe il massimo dell’aspirazione continuare a lavorare in questo campo: permette di sfruttare al meglio il percorso di studi fatto e di sentirmi realizzata, visto che è una passione che coltivo da tanto. L’ambiente della ricerca è particolare, sprona a dare sempre il meglio di sé e a sentirsi sempre attivi». La variante del virus è stata individuata il 22 dicembre scorso, al momento a Torrette non sono emersi nuovi casi, anche se sono attesi gli esiti di alcune analisi che dovrebbero arrivare a giorni.