ANCONA – Partenza positiva per la campagna di vaccinazione dei maturandi. Nonostante l’avvio sia avvenuto nella festività del 2 giugno, i ragazzi chiamati agli esami di maturità hanno colto l’occasione di immunizzarsi contro il covid-19.
La vaccinazione, che si svolgerà fino al 6 giugno, senza appuntamento, ha incassato una buona adesione nelle Marche da parte degli studenti del quinto anno delle superiori. «Vaccinandoci diamo esempio anche ai ragazzi più piccoli della scuola ed è importante per superare questo momento» ci spiega Dragana Grblict, una maturanda appena uscita dal punto vaccinale allestito al PalaPrometeo di Ancona.
Una scelta operata più che in vista dell’esame di maturità «pensando più al futuro» aggiunge la studentessa. Un pensiero condiviso anche da Gaia Dubbini, altra maturanda che ha deciso di vaccinarsi con la prospettiva di superare la fase pandemica «pensando anche ai nostri familiari. Siamo contentissimi di esserci vaccinati, ci hanno dato una opportunità ed è una cosa bellissima».
«Qui al PalaPrometeo ci siamo trovati benissimo – aggiunge Dragana Grblic – i sanitari sono stati carinissimi, avevamo un po’ di ansia, ma loro ci hanno rassicurato dandoci molte informazioni sulla vaccinazione che ci hanno aiutato a capire meglio».
«Con grande gioia alle otto e mezza erano già presenti nei palazzetti, cosa che non ci aspettavamo – spiega Nadia Storti, direttore generale Asur Marche -. Ci hanno dimostrato come i nostro giovani sono forse più maturi e più consapevoli di noi».
Insomma «i giovani hanno risposto “presente”» alla vaccinazione contro il covid, «un dono – osserva il direttore Asru Marche – per loro e per chi gli sta accanto». Agli adulti che rifiutano ancora il vaccino, e ai 40enni che si sono prenotati in numero inferiore alle attese, Storti afferma «se i nostri giovani ci danno questo esempio, noi non potremo tirarci indietro, perché dovremmo essere noi di esempio per loro. Spero che l’esempio dei giovani possa essere di sprono».
Storti spiega «presto avremo la possibilità di vaccinare tutta la popolazione: il mese di giugno arriveranno un numero di dosi quantitativamente molto importante e quindi con giugno e luglio potremo veramente dire di essere vicino alla fine del tunnel».
«Sta arrivando anche Johnson & Johnson che ci permette di fare una unica somministrazione e abbiamo un grande contributo da parte dei medici di medicina generale ai quali abbiamo riservato proprio questo vaccino, in modo tale che con una sola iniezione possano raggiungere le case dei propri assistiti e accogliere anche chi in questo momento è ancora indeciso perché il medico di famiglia è molto importante per dare indicazioni e consigli, sono la persona di fiducia dei nostro cittadini per cui puntiamo anche sul loro enorme contributo, come hanno fatto finora».
La roadmap della vaccinazione per il mese di giugno tracciata da Nadia Storti prevede di aumentare il numero delle dosi vaccinali somministrate al giorno dalle 12mila attuali a 15mila «scendendo nelle fasce d’età fino ad arrivare dai 16 in su, mentre per le fasce dai 12 anni ai 16, nel momento in cui ci daranno indicazione di partire, saranno i pediatri di famiglia a vaccinare i ragazzi».