ANCONA – Il questore di Ancona, Cesare Capocasa, ha disposto la chiusura per 15 giorni di un negozio di vicinato nel quartiere Piano San Lazzaro di Ancona. Ad apporre i sigilli questa mattina è stato il personale della squadra Amministrativa e di Sicurezza della Questura, insieme a quello dell’Ufficio Commercio della Polizia locale di Ancona. Un provvedimento maturato anche nel corso dei servizi “Alto impatto” eseguiti su indicazione del Prefetto in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
A Natale una volante della Questura nel corso di un servizio era intervenuta nel locale in questione, intorno alle 21, su segnalazioni giunte al numero di emergenza 112 Nue circa alcuni individui che, all’esterno dell’esercizio commerciale, visibilmente ubriachi, avevano preso parte ad una rissa, armati di bottiglie.
Giunti sul posto i poliziotti hanno notato un gruppo di persone che in corrispondenza dell’ingresso dell’attività commerciale, si davano alla fuga facendo perdere le proprie tracce. Entrati nel negozio, apparentemente chiuso, hanno sorpreso nel retro del locale altre quattro persone dedite al consumo di bevande alcoliche che alla vista degli operatori si sono dileguate rapidamente.
Alcune settimana prima, due Volanti avevano identificato sei clienti del locale, di cui tre risultavano pregiudicati per reati contro la persona, il patrimonio, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, evasione e minaccia a pubblico ufficiale. Lo stesso era avvenuto nel febbraio del 2021 e nell’estate del 2020, a seguito a mirati controlli effettuati dalla Polizia amministrativa della Questura e dalla Squadra Mobile.
Inoltre la Polizia locale, la scorsa estate, aveva sanzionato la titolare del locale, una nigeriana di 58 anni, perché non risultava in possesso della licenza per la vendita di bevande acoliche in quanto non aveva mai presentato alcuna denuncia di avvenuta attivazione di esercizio di vendita di prodotto alcolici assoggettati ad accisa per il rilascio della licenza di esercizio, aveva esposto in vendita bevande ed altre merci senza indicarne in alcun modo il prezzo di vendita e non esponeva all’interno del locale in posizione visibile, cartelli indicanti il divieto di fumo, e rispondenti alla norma con l’indicazione della sanzione comminata al trasgressore.
Nel settembre del 2019, a seguito di un controllo del Comando NAS di Ancona e del Servizio Veterinario e Igiene degli Alimenti dell’ASUR Area Vasta 2 di Ancona, la titolare del locale era stata sanzionata perché deteneva merce, poi sequestrata, ovvero circa 25 kg di carne bovina e prodotti ittici congelati, nonostante fosse sprovvista di dati ed informazioni utili alla rintracciabilità.
Il questore di Ancona, alla luce dei ripetuti fatti e valutato che negli ultimi anni l’esercizio di vicinato era divenuto ritrovo abituale di persone moleste e pregiudicate anche per gravi reati, mettendo a repentaglio l’ordine e la sicurezza pubblica, e come la titolare del locale avesse ripetutamente violato le norme specifiche di settore, ne ha ordinato la chiusura per giorni 15.
All’atto della notifica del provvedimento, con apposizione del cartello di sospensione dell’attività, i poliziotti della Polizia amministrativa della Questura e gli agenti della Polizia locale di Ancona hanno rilevato nel locale in questione la presenza di circa sei clienti che stavano consumando cibi e bevendo birre, nonostante l’esercizio di vicinato consenta solo la vendita di prodotti e non autorizzi la somministrazione di alimenti e bevande. Per questo la titolare è stata nuovamente multata con una sanzione amministrativa di 5mila euro.