Ancona-Osimo

Ancona, verde cittadino: due task force di pronto intervento

Una riorganizzazione complessiva del lavoro che parte da alcuni punti fermi, come ha chiarito l'assessore Daniele Berardinelli

Il verde senza manutenzione nella zona del Passetto

ANCONA – La gestione del verde urbano è stato un tema caldo della recente campagna elettorale, tema sentito dalla cittadinanza ed eredità gravosa della passata amministrazione comunale. Della manutenzione del verde ad Ancona si occupa ora l’assessore al verde pubblico, Daniele Berardinelli, che sembra voler dare una svolta rapida alla situazione di cui si lamentano molti anconetani. Berardinelli ha effettuato con gli uffici comunali una prima ricognizione, con particolare riferimento al piano degli sfalci e alla relativa gestione logistica ed economica. «La ricognizione, imprescindibile in questa fase iniziale di organizzazione del lavoro – ha spiegato l’assessore Daniele Berardinelli – si è resa necessaria con urgenza, anche in considerazione dell’alto numero di segnalazioni ricevute dall’Urp, i cui report registrano, da inizio anno, 431 richieste dei cittadini relative al verde pubblico e ai parchi, di cui 290 concentrate nei mesi primaverili, a partire da aprile/maggio, quando la necessità di procedere con il taglio dell’erba diventa fisiologicamente più stringente, a maggior ragione in presenza di un andamento stagionale con significativa alternanza di pioggia e sole e con il mancato raggiungimento di temperature calde sulla media stagionale. A fronte di ciò, abbiamo verificato che per la terza fase del piano sfalci, attualmente in corso, è stata esclusa dagli appalti una serie di aree, che questa amministrazione intende reinserire nella programmazione fino a fine anno».

Il programma che si sta delineando in questi giorni prevede dunque una fase di ricognizione delle emergenze – che in città sono davvero numerose –, degli strumenti, dell’organizzazione in essere, delle aree da coprire in termini di potatura degli alberi e delle siepi, verde scolastico, verde cimiteriale, parchi e giochi per bambini; una fase operativa che comporta prima di tutto la gestione delle situazioni più urgenti, anche attraverso l’individuazione all’interno del bilancio della somma necessaria a coprire parte dello sfalcio delle aree verdi escluse dagli appalti, pari a 36mila euro; una fase progettuale che consenta di dotarsi delle risorse umane e strumentali funzionali alla creazione di almeno due task force per il pronto intervento, attive sul territorio con le professionalità e i mezzi appropriati, e per creare una rete di sinergie e collaborazioni con esperti, con l’Università Politecnica delle Marche e con altri Comuni italiani che hanno messo in campo buone pratiche per la gestione del verde.

Si tratta, dunque, di una riorganizzazione generale, a cui l’amministrazione comunale sta lavorando sulla base di alcuni punti fermi: la verifica delle competenze comunali e di quelle di altre aziende, come ad esempio Anconambiente che attualmente si occupa di una parte della gestione del verde (cimiteriali, strade e marciapiedi); la creazione delle task force sul territorio, da organizzare nel medio termine con uomini e mezzi comunali e, nell’immediato, anche con l’ausilio di ditte già contrattualizzate o da contrattualizzare che possano intervenire con gli operai e con la strumentazione necessaria; l’attivazione di una collaborazione stabile e strutturata con un esperto, nella persona di Floriano Bonifazi, docente universitario, e con l’Università Politecnica delle Marche che potrà offrire un apporto determinante e un fondamento scientifico alle scelte amministrative in ambiti strategici, come, per esempio, la scelta e l’impiego dei diserbanti in modo sostenibile e rispettoso della salute.

Il tutto, ha specificato l’assessore Berardinelli, «con la logica di potenziare all’interno dell’amministrazione questo servizio strategico, per essere efficaci e tempestivi sul territorio, dotando il Comune di ulteriori e nuove professionalità, degli strumenti tecnici appropriati, delle giuste relazioni con gli esperti e con altri enti, di squadre operative, di efficaci modalità di confronto con i Ctp, presidio del territorio, da raggiungere attraverso una modifica del regolamento». Tutto ciò avrà lo scopo di consentire una migliore gestione del piano, che, al di là delle imprescindibili scadenze temporali, come quelle riguardanti la cura del verde nelle scuole, vuole arrivare all’appuntamento con la quarta e quinta fase degli sfalci per il 2023, orientativamente, e in base all’evoluzione del meteo, nei mesi di settembre e dicembre, con un recupero della programmazione che entro l’anno dovrà essere effettuata per intero, senza tagli di alcun genere, come ha chiarito ancora Berardinelli.