Ancona-Osimo

Verso taglio Bce ai tassi di interesse, Gallegati: «Effetto immediato nelle tasche delle famiglie, per imprese ci vuole di più»

Il docente di Politica Economica all'Università Politecnica delle Marche spiega i possibili risvolti a seguito del taglio dei tassi di interesse che dovrebbe avvenire in giugno

ANCONA – Con l’inflazione in calo la Bce sembra orientata ad un taglio dei tassi di interesse di un quarto di punto che dovrebbe avvenire in giugno. Una manovra che avrebbe «effetti positivi sull’economia» spiega il professor Mauro Gallegati docente di Politica Economica all’Università Politecnica delle Marche.

«Le manovre fiscali in qualche modo danno più soldi alle imprese e meno alle banche – spiega – che hanno guadagnato molto negli ultimi tre anni a seguito dell’aumento dei tassi di interesse sui mutui». Tuttavia, fa notare «non è detto che la maggiore disponibilità economica delle imprese si traduca in investimenti, per garantire questo servono misure ad hoc, con un orizzonte di lungo periodo».

Secondo l’economista servono sgravi fiscali per assunzione di personale e per favorire la collaborazione degli studenti in progetti di ricerca e sviluppo, in questa maniera si possono stimolare le imprese a fare investimenti, con beneficio per l’economia. Ma serve tempo.

Il taglio dei tassi di interesse ha invece un «effetto immediato nelle tasche delle famiglie» che possono fin da subito contare su un maggior potere d’acquisto che si traduce in una ripresa dei consumi che muove l’economia. «Ovviamente però, nel caso in cui dovesse scoppiare un altro conflitto da qui ad un anno, ogni beneficio verrebbe annullato. La situazione geopolitica internazionale – conclude – crea un’incertezza che rende più difficile assumere decisioni».

Una incertezza che scoraggia gli investimenti da parte delle imprese e che scoraggia anche gli acquisti e gli investimenti da parte delle famiglie. Insomma, il quadro geopolitico internazionale, scosso anche dall’attentato al Crocus di Mosca, penalizza il mercato.