ANCONA – Piastrelle a metà, marciapiede pure. Ma il cantiere non era finito? È quanto si stanno chiedendo i molti cittadini che giornalmente transitano per via XXIX Settembre ad Ancona, in zona porto. Un cantiere quasi finito, almeno fino a Porta Pia. Anche se, in questo tratto di strada, tra la Banca d’Italia e – appunto – Porta Pia, le piastrelle non sono posizionate correttamente.
Eppure, delle transenne non c’è più nemmeno l’ombra. Il che dovrebbe far presumere che almeno in quella parte della via, i lavori sarebbero quasi terminati, come ci conferma un operaio del Comune: «Mi pare di sì, che in questa parte i lavori sono finiti. È a Porta Pia che sono ancora in corso». Come volevasi dimostrare.
Stiamo parlando dell’area compresa tra la rotonda di via Marconi (all’altezza della galleria San Martino) e la fine di corso Stamira, a due passi da piazza della Repubblica. Qui, passeggiando sotto il palazzo della Banca d’Italia e proseguendo in direzione di Porta Pia – ancora interessata dal cantiere di riqualificazione del waterfront – si può notare a terra che i lavori sembrano tutt’altro che terminati.
Spicca la nuova balaustra bianca, tra i discutibili (per qualcuno) pannelli di vetro. In tutto ciò, però, a stonare sono le mattonelle mancanti sulla parte finale del marciapiede, sul versante mare. Infatti, il camminamento predisposto per pedoni e biciclette risulta manchevole di una lunga serie di piastrelle.
Per intenderci, dalla statua di Traiano fino a Porta Pia (800 metri di percorso), tutta la parte che costeggia la balaustra bianca presenta una pavimentazione sconnessa. «Si saranno scordati le mattonelle» scherza Gianni, in sella alla sua bici sulla ciclabile. Mentre fotografiamo l’area sentiamo una signora dire che, secondo lei, «le hanno finite», per poi allontanarsi col suo cane.
Una via, questa, che il Comune, sul suo sito internet (alla sezione dedicata alla riqualificazione del waterfront), definisce «snodo urbano di rilevante importanza storica». E ancora: «In generale – si legge online – si prevede il recupero delle pavimentazioni esistenti di pregio con integrazioni di quelle non coerenti o lesionate». Certo è che le transenne, in quella parte di via XXIX Settembre, non ci sono più. Che la pavimentazione di quella via «storica» debba rimanere così? La palla passa a chi di competenza…