Ancona-Osimo

Viaggi, le dritte per combattere il caro sosta. La nutrizionista: «Più conveniente e salutare il cibo fatto in casa»

Torna il tema del caro prezzi per le soste nelle aree di servizio in autostrada dove panini e bevande hanno toccato prezzi record

Autostrada (Foto di Sabine da Pixabay)

ANCONA – Agosto tempo di viaggi e vacanze. Torna il tema del caro prezzi per le soste nelle aree di servizio in autostrada dove panini e bevande hanno toccato prezzi record. Una tegola che si abbatte sulle ferie degli italiani andando a pesare sulle tasche dei vacanzieri che già devono fare i conti con i rincari di hotel, carburante e pedaggi autostradali. Con le mosse giuste però è possibile evitare di pagare un panino anche otto euro (+70% rispetto all’anno scorso secondo i dati di Altroconsumo) e concedersi una sosta meno salata e più sana. Come fare? Lo abbiamo chiesto alla Biologa e Nutrizionista Francesca Raffaelli, divulgatrice scientifica.

Il tema ‘caldo’ per eccellenza è quello degli spuntini che ci si concede nelle soste intermedie tra il pranzo e la cena. Una pausa ‘dolce’ che rischia di diventare molto dispendiosa oltre che calorica. «È sicuramente più conveniente portarli da casa – dice -: nelle aree di servizio gli snack dolci e salati sono molto invitanti, con porzioni molto grandi, spingendoci a mangiarne più del dovuto, ma purtroppo non sempre salutari». Il consiglio è quello di portare «in comode bustine sigillate o in contenitori ermetici, dei legumi tostati come fave e ceci preferibilmente non salati o dei lupini freschi già sgusciati, dei semi oleosi di zucca e girasole, della frutta secca, che invece dei mix confezionati, comporremo noi come più ci piace».

In alternativa il suggerimento della nutrizionista è quello di optare per la «frutta fresca facilmente porzionabile e pratica come albicocche, susine e uva, magari abbinata a uno stick di parmigiano reggiano o grana padano. Tra l’altro sono per la maggior parte tutti alimenti secchi che non si rovinano ad essere trasportati, soprattutto con le alte temperature estive e molto pratici, adatti a grandi e piccini». Un bel pieno di vitamine e minerali che danno la giusta ricarica per affrontare il viaggio.

Per quanto riguarda la colazione, «in una mini-borsa frigo potremmo portare con noi yogurt o yogurt greco o kefir o skyr, preferibilmente nelle versioni bianche, ai quali potremmo abbinare frutta fresca e secca e semi oleosi». In tema panini risparmio e salubrità possono andare a braccetto, preparando in casa pane integrale farcito «con frittata alle verdure, con sgombro o salmone e verdure, con hummus di ceci e verdure, con ricotta o primosale e verdure, tutte alternative ai soliti affettati: in questo modo avremo tutti nutrienti come carboidrati, fibre, proteine e grassi vitamine e minerali e ne beneficeranno salute e portafoglio».

Altra nota dolente l’acqua, che ha raggiunto il prezzo record di 3 euro per una bottiglia da 1,5 litri in alcune zone. Fondamentale specie quando si viaggia d’estate per garantirsi una corretta idratazione, va bene sia l’acqua naturale che frizzante, del rubinetto o in bottiglia, precisa, acqua «che potremo portare con noi mantenuta fresca in borracce preferibilmente in acciaio inox. E se la famiglia è numerosa, ognuno la sua borraccia. Come alternativa potremmo portare con noi, sempre in borracce, delle tisane o infusi freddi o acque aromatizzate fatte in casa con pezzi di frutta fresca e magari limone e foglioline di menta».

Per riguarda il caffè «beh questo concediamocelo, utile per restare svegli alla guida, magari lo associamo con una sosta veloce al bagno perché se lo portassimo da casa non avrebbe lo stesso gusto. Ma, come sempre – conclude -, attenzione a non eccedere in troppi caffè».

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