ANCONA – Il viale della Vittoria ad Ancona è un rettilineo di circa un chilometro che collega il centro storico al Passetto, frequentatissimo ogni giorno da gente che passeggia, qualcuno che corre, tanti che portano a spasso i cani, una “rambla” anconetana che è anche un punto di ritrovo. Per anziani, soprattutto, per gente del quartiere, ma anche per giovani sportivi e per mamme e nonni con passeggini. Un luogo simbolo di Ancona, che molti dimenticano essere un bene comune e sporcano con ogni genere di immondizia. Il nostro sopralluogo che parte dal Comune mostra ben poche responsabilità dell’amministrazione comunale, ma tante, invece, da parte dei cittadini, dei frequentatori del viale e delle zone limitrofe. Le scritte e gli sgorbi sui muri ormai sono un tratto comune di tante città, e Ancona non ne è affatto esente, ma qui stonano più che altrove. In un paio di punti la pavimentazione è sollevata, divelta dalle radici degli alberi, uno di questi è addirittura transennato. In un altro punto, all’altezza dell’incrocio con corso Amendola, ci sono addirittura delle lastre mancanti, ma nessun pericolo per il passeggio.






Quello che si nota subito, però, e che prosegue lungo tutto l’asse alberato cittadino, è la presenza di mozziconi di sigaretta, di accendini, di escrementi di cani, soprattutto all’interno delle aiuole, ma non solo. Non è esente da tutto questo piazza Diaz, dove i giochi dei bambini sono diventati una tavolozza per writers e la fontana un vero immondezzaio. C’è di tutto, da un sacchetto di fazzoletti da naso a una lattina, da un accendino ad altre parti di plastica, scontrini, altri pezzi di carta, anche un ramo. Nessuno che si preoccupi di pulire, eppure i cestini ci sono e vengono cambiati regolarmente dagli addetti. Poco più in là un albero tagliato, lo scorso dicembre, con un’aiuola ridotta malissimo, contornata dai suoi pezzi di lastre di pietra. A due passi dai tavolini dove la gente prende il caffè. Più avanti la galleria di fotografie organizzata da Go World adesso ha una protezione in robusto plexiglass per evitare che qualcuno si diverta a devastarla, come era successo alla precedente.






Davanti a Stadio Bar un’edicola che sembra un’isola che non c’è, sulla quale i graffiti sono diventati ormai un ornamento, con due panchine sui lati esposti al sole, dove gli anziani che se ne vanno a spasso si fermano a leggere il giornale. Poco più avanti un’interessante scoperta: si chiama “dogtoilet” ed è un distributore di sacchettini per raccogliere gli escrementi dei cani. Con tanto di raccoglitore di sacchetti usati. Peccato che sia pieno di immondizia sia sopra che sotto, di sacchetti per padroni educati neanche l’ombra. Ma non sembra un buon motivo per lordare le aiuole, e in qualche caso anche il passeggio, di escrementi canini, in barba alle più semplici regole della civile convivenza. I problemi di viale della Vittoria sembrano soprattutto altri, parcheggi presi d’assalto nelle ore di punta, traffico, scarsa illuminazione nelle ore notturne, soprattutto perché limitata dalle fronde degli alberi. Ma resta sempre uno dei luoghi più suggestivi della città. Potrebbe essere ancora meglio, però, soprattutto molto più pulito, anche se questo dipende dai suoi frequentatori.