Ancona-Osimo

Ancona, i Vigili del fuoco e la Marina militare celebrano la patrona Santa Barbara

Dopo la funzione religiosa e l'alzabandiera sono state deposti corone in memoria dei caduti e benedetti i mezzi di soccorso

La celebrazione di Santa Barbara ad Ancona

ANCONA – È stata celebrata stamattina, 4 dicembre, ad Ancona, la patrona della Marina militare e dei Vigili del fuoco, Santa Barbara. Dopo la funzione religiosa presso la chiesa di San Domenico officiata da monsignor Angelo Spina, arcivescovo di Ancona-Osimo, e la cerimonia dell’alzabandiera, nella sede centrale dorica sono state deposte le corone in memoria dei caduti sotto il Monumento e sono stati benedetti i mezzi di soccorso, con i quali donne e uomini, ogni giorno, viaggiano per le strade della provincia per intervenire nelle emergenze e a servizio della comunità.

Erano presenti le massime autorità civili e militari, oltre al personale del Comando dei Vigili del Fuoco di Ancona e della Direzione regionale, compresi i principali rappresentanti della Marina. La giornata di celebrazione congiunta, sempre particolarmente sentita, è la dimostrazione del sentimento condiviso di devozione verso Santa Barbara «quale protettrice di coloro che, dedicando la propria vita agli altri, affrontano i pericoli con fede, coraggio e serenità per la salvaguardia e l’incolumità delle persone, l’integrità dei beni e dell’ambiente, la difesa civile e la prevenzione incendi».

Cenni sulla vita di Santa Barbara

«Si narra che Barbara di Nicomedia in Bitinia – scrivono i Vigili del fuoco e la Marina militare – fu rinchiusa in una torre e poi condotta al martirio per la sua indomata fede cristiana osteggiata dal padre pagano Dioscuro, che al “quattro del mese di Dicembre, regnante Massimiano Imperatore” (circa nel 228 d.C.), fu incenerito da un fulmine celeste, simbolo della morte immediata senza la possibilità di redimersi».

E ancora: «La martire, nell’imminenza del supremo sacrificio, pregò Gesù: “…Tu che tendesti i cieli e fondasti la terra e rinchiudesti gli abissi, il quale comandasti ai nuvoli che piovessero sovra i buoni e sovra i rei, andasti sopra il mare e riprendesti il tempestoso vento, al quale tutte le cose obbediscono, esaudisci per la tua misericordia infinita l’orazione della tua ancilla… Pregoti il Signore mio Gesù, se alcuna persona a tua laude farà memoria di me e del mio martirio,…mandali grazia per tua misericordia”». Da queste espressioni si percepisce l’intenso intreccio che lega Santa Barbara agli uomini della Marina militare e dei Vigili del fuoco.