ANCONA – Un altro Ammonimento per “Violenza domestica”, firmato dal Questore Capocasa, su istruttoria della Divisione Anticrimine, è stato notificato in queste ore, nei confronti di una cittadina italiana, resosi responsabile di condotte ascrivibili ai reati di violenza domestica nei confronti degli ascendenti, conviventi della stessa.
Il provvedimento si è reso necessario in quanto la donna, di circa 50 anni, ha posto in essere in essere una serie di condotte, reiterate, di violenza fisica e psicologica, nei riguardi delle parti offese, suoi genitori, al fine di ottenere danaro per l’acquisto di sostanze stupefacenti , di cui la donna fa abuso da anni.
I due anziani, già vittime in altre in precedenti circostanze, non hanno voluto denunciare la figlia, ma diversi sono stati gli interventi operati dai poliziotti della Questura per essere soccorsa. Gli operatori sono intervenuti e nell’occasione, hanno riscontrato l’ennesima lite familiare avvenuta e dunque, hanno trasmesso la documentazione alla Divisione Anticrimine, che ha approfondito la vicenda d’ufficio, ricostruendo le diverse e molte circostanze in cui le Forze dell’Ordine erano già intervenute presso l’abitazione dei richiedenti per fatti analoghi.
Al termine dell’attività istruttoria, il Questore di Ancona, dr. Cesare Capocasa, ha emesso il provvedimento dell’ Ammonimento ex art. 3 del Decreto Legge 14 agosto 2013 n.93, intimando al soggetto di interrompere ogni condotta lesiva nei riguardi della parte lesa. La misura di prevenzione nota come “Ammonimento del Questore” costituisce un efficace deterrente volto a contrastare il fenomeno della violenza domestica, per evitare che degeneri in condotte estreme, sia di tipo fisico che di tipo psicologico, a volte con esiti drammatici, come desumibile dalla cronaca quotidiana. Rammentiamo che per azionare questo tipo di tutela la segnalazione non deve necessariamente provenire dalla vittima del reato, ma chiunque sia a conoscenza di situazioni di questa gravità, può segnalare alle Forze dell’Ordine i maltrattamenti subiti dalla vittima, per scongiurare eventi lesivi e dunque anche un amico, un parente, un vicino. Ricordiamo inoltre che è prevista la possibilità di accedere a percorsi di recupero sia attraverso il SERT, in caso di tossicodipendenze, sia attraverso l’associazione POLO9 presente sul territorio del capoluogo.
Il Questore Capocasa: «Ribadiamo a tutti coloro che possono essere vittime di violenza, che non sono soli. In caso di disagio chiamare il numero della Rete Nazionale Antiviolenza 1522 e in caso di pericolo chiamare SEMPRE il 112. Aiutateci ad aiutarvi».