ANCONA – Dare voce alle donne vittime di violenza e aumentare le risorse economiche destinate alle donne che decidono di denunciare i maltrattamenti. È l’appello lanciato dalla consigliera regionale del Pd Manuela Bora, intervenuta come ospite a Rtl 102.5 News sul tema dei femminicidi. Una piaga che non si arresta e che continua a mietere nuove vittime.
«Il fenomeno dei femminicidi rappresenta una grave e drammatica realtà: sono già 106 le donne uccise nel 2023, di cui quattro nelle Marche – ha detto la consigliera dem -. L’80% delle donne vittime di violenza non trova il coraggio di denunciare ed è a loro che dobbiamo dare voce, tutti i giorni e non solo il 25 novembre: ecco il compito della buona e vera politica».
Bora, da sempre in prima linea nella difesa dei diritti delle donne, in un passaggio del suo intervento ha ricordato che «il governo nel 2020 ha istituito la misura del reddito di libertà che prevede uno stanziamento di 400 euro al mese per 12 mesi in favore delle donne che decidono di denunciare le violenze di cui sono vittime. Purtroppo negli ultimi tempi – ha sottolineato – sono sempre meno le risorse disponibili rispetto allo stanziamento governativo. Nelle Marche nel 2022 è stato finanziato solo il 39% delle richieste. Nel 2023 solo una domanda risulta in fase di istruttoria».
Per questo secondo la consigliera regionale è fondamentale «che le regioni provvedano a un’integrazione e per questo motivo ho presentato in Assemblea Legislativa delle Marche una proposta di legge in tal senso. Terremo sempre alta l’attenzione sia in termini di emergenza che in termini di prevenzione ed educazione, aspetti fondamentali per contribuire ad affrontare il dramma della violenza di genere»