ANCONA – «La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne dovrà essere sempre di più un momento di riflessione, soprattutto per chi ha responsabilità amministrative o politiche. Un momento che serva ad andare più al fondo delle cause e dunque individuare le possibili misure in grado di contrastare ed estirpare questo fenomeno». Così l’assessore della Regione Marche con delega alle Pari Opportunità, Chiara Biondi.
Riferendosi ai due femminicidi avvenuti recentemente nelle Marche, a poche settimane l’uno dall’altro, Ilaria Maiorano e Anastasia Alashri, l’assessore evidenzia che «il ripetersi di fatti così gravi e dolorosi per le comunità, ci richiama ad una doppia responsabilità: da un lato dobbiamo definire sempre meglio il contesto sociale e culturale nel quale si verificano tali episodi, che non si possono prevedere, ma certamente si possono prevenire. Dall’altro è necessaria una tutela normativa maggiore delle vittime».
«So bene – aggiunge – , da avvocato, quando sia importante quest’ultimo passaggio. Tra l’altro sono una delle sostenitrici del codice rosso, la legge numero 69 del 19 luglio del 2019, che contiene modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere. Credo che questi due approcci, legislativo e di conoscenza del contesto, debbano procedere in parallelo affinché la nostra battaglia possa giungere a risultati concreti».
«Aggiungo – conclude – che ci deve essere inoltre maggiore coordinamento e coinvolgimento di tutte le figure professionali che gravitano nello spazio di contrasto a questo fenomeno affinché ciascuno, nel proprio ruolo, possa migliorare l’efficacia della propria azione e contribuisca a migliorare anche quella di tutta la rete».