ANCONA – All’istituto tecnico Volterra Elia di Torrette sono in corso i lavori di adeguamento sismico per quasi nove milioni di euro da fondi Pnrr: l’intervento permetterà alla scuola anconetana di beneficiare di tecniche all’avanguardia simili a quelle utilizzate in Giappone. I lavori sono in capo alla Provincia di Ancona, in collaborazione con lo studio All Ingegneria e l’impresa Edra Costruzioni, e permetteranno di adeguare alle normative attuali in materia sismica i corpi B e C dell’istituto entro marzo 2026. L’impresa sta lavorando attualmente all’interno della scuola, o meglio sotto, visto che l’intervento consiste nel mettere degli “ammortizzatori” incastrati alla base dei pilastri dell’edificio per permettergli di assecondare eventuali futuri eventi sismici. L’intervento è stato presentato stamattina 26 novembre nella biblioteca della scuola anconetana, con sopralluogo successivo nell’area di cantiere, presenti il presidente della Provincia di Ancona, Daniele Carnevali, la dirigente scolastica del Volterra Elia, Rosa Martino, e gli ingegneri della Provincia e dello studio All Ingegneria che ha curato la progettazione dell’intervento. Per la riqualificazione sismica dei corpi B e C dell’istituto, le cui costruzioni risalgono rispettivamente al 1963 e 1970, è stato scelto il metodo dell’isolamento alla base, non invasivo e che potrà portare benefici concreti agli edifici senza spostare le lezioni né i duemila studenti che frequentano la scuola nell’anno scolastico in corso.
«Questi lavori rientrano tra i dodici progetti Pnrr che la Provincia di Ancona sta portando avanti in diverse scuole del territorio – spiega il presidente della Provincia, Daniele Carnevali –. Questo progetto rappresenta un unicum, perché le tecnologie d’avanguardia che sono utilizzate riguardano l’inserimento di isolatori alla base: vengono tagliati i pilastri alla base e inseriti questi dissipatori di energia. Un intervento che rappresenta una rarità, il primo che facciamo in una scuola, ma soprattutto perché lo facciamo su una struttura già esistente: è questo che rende particolarmente interessante dal punto di vista ingegneristico l’intervento, che ha destato l’interesse dell’università e dei vari ordini professionali di ingegneri, architetti e geometri. La straordinarietà dell’intervento consiste non solo nell’adeguamento sismico con isolatori alla base, di per sé già innovativo, ma il fatto che lo stesso viene realizzato su un edificio esistente e non di nuova costruzione, di dimensioni enormi, basti pensare che agiremo su circa duecento pilastri, e il tutto verrà realizzato in estrema sicurezza, senza far perdere un giorno di scuola ai ragazzi».
«La nostra è una scuola che riveste importanza a livello provinciale e regionale, e questo intervento, visto che gli edifici interessati sono abbastanza datati, permetterà di adeguarlo dal punto di vista sismico – aggiunge la dirigente scolastica Rosa Martino –. I lavori sono cominciati a gennaio scorso e termineranno a marzo 2026, la Provincia ci ha supportato in tutto questo, in quanto ha dato la possibilità che le attività didattiche fossero svolte regolarmente nonostante i lavori in corso. Tutti i lavori che si svolgeranno all’interno dell’istituto hanno un’unica finalità, quella cioè di rendere l’istituto ancora più sicuro dal punto di vista sismico e strutturale».
La tecnica dell’isolamento alla base consiste nell’inserire degli appoggi – detti isolatori sismici – appunto alla base dei pilastri in cemento che fanno parte della struttura portante dell’edificio. I pilastri, in caso di sisma, possono così deformarsi evitando rotture e assorbendo la quasi totalità dell’energia proveniente dal suolo, mentre vengono limitati i danni alle strutture in superficie. Le valutazioni tecniche, condotte su input della Provincia dal 2020, hanno dimostrato la bontà di questo sistema antisismico per gli edifici del Volterra, grazie a diversi vantaggi. Gli interventi strutturali, infatti, saranno ridotti al minimo, così come le aree interdette alle attività scolastiche. In caso di sisma, si riduce così la probabilità per gli edifici di subire danni profondi e si permette, di conseguenza, alle attività didattiche di proseguire.