Ancona-Osimo

Anconitana, Marengo: «Vogliamo migliorare la qualità del gioco»

Il regista classe 1996 della squadra dorica, protagonista di un ottimo inizio di stagione, analizza il momento dei biancorossi: «Possiamo crescere qualitativamente, lavoriamo per questo. I tifosi? Non mi aspettavo un tale entusiasmo intorno alla squadra»

Elias Marengo, centrocampista Anconitana (Foto da Pagina FB US Anconitana)

ANCONA- Nell’ottimo inizio dell’Anconitana, che ha portato i dorici saldamente al comando nel Girone B del campionato di Prima Categoria, c’è senza dubbio il contributo di Elias Marengo. Il giovane regista di centrocampo, classe 1996 ed ex Civitanovese, si sta mettendo in evidenza giornata dopo giornata, mostrando una personalità che sicuramente tornerà utile per il futuro. E se lo tiene stretto mister Marco Lelli che con lui e Mandorino può vantare una coppia di centrocampo decisamente da categorie superiori.

«Possiamo ancora migliorare, soprattutto da un punto di vista qualitativo – spiega il centrocampista dorico – Ogni occasione è utile per perfezionare la qualità, velocizzare il giro palla, giocare a meno tocchi possibili. È nelle nostre corde. Chiaro che poi in certi campi, con terreni molto duri come quello di Senigallia ad esempio non è facile ma lavoriamo per crescere anche in questi ambiti». Come dicevamo sopra, giocare al fianco di Mandorino per un ragazzo del ’96 può essere determinante e questo Marengo lo sa bene: «Giocare al fianco di un giocatore esperto come lui è sempre d’aiuto. È un sostegno continuo, sa dove arriva la palla, tatticamente è geniale e ha una qualità incredibile. La sua forza è quella di metterti in condizione di attaccare e difendere in modo più agevole. Per me interpretare la gara diventa più facile in questo modo»

La chiusura sull’affetto della tifoseria, che dall’inizio non ha mai fatto mancare il suo sostegno ai biancorossi: «Quando ho scelto Ancona sapevo della passione dei suoi tifosi ma non pensavo di trovarli con questi numeri. Stiamo sempre parlando della Prima Categoria, una serie assolutamente non adatta al blasone di questa piazza».