CAMERANO – «A seguito dei continui ritrovamenti di cani e gatti vaganti sul territorio comunale, ricordiamo a tutti i proprietari di fare maggiore attenzione nel vigilare i propri animali». Lo afferma l’assessore alla Polizia di Camerano Costantino Renato.
La normativa è abbastanza chiara in tema di responsabilità: «Il proprietario di un animale, o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso, è responsabile dei danni cagionati dall’animale, sia che fosse sotto la sua custodia sia che fosse smarrito o fuggito» quindi qualsiasi responsabilità derivante dalla mancata custodia sarà imputata direttamente al proprietario (incidenti stradali, morsi, istinti improvvisi, costi sostenuti per cattura, eventuali cure per il nutrimento e alloggio). Obbligatorio per tutti i cani l‘uso del microchip per identificare il proprio animale che deve essere registrato all’anagrafe canina (la mancata iscrizione del cane all’anagrafe canina è sanzionata con una multa). In caso di smarrimento o ritrovamento occorre effettuare in tempi brevi la segnalazione alla Polizia locale (oppure avvisare i carabinieri, le Guardie zoofile o direttamente il Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria) che si attiverà per le procedure di rito con l’Asur territoriale per il primo soccorso e l’identificazione del cane e del proprietario. Nel caso fosse necessario, l’animale viene messo in custodia in una struttura convenzionata. Se riuscite ad avvicinare il cane preoccupatevi della sua incolumità mettendolo in sicurezza, soprattutto se sta vagando in strada cercate di direzionarlo in un posto più sicuro, per evitare incidenti con i veicoli in transito. Ben peggiore è la situazione nel caso di abbandono, che costituisce un vero e proprio reato. L’articolo 727 del codice penale prevede che «chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino a un anno o con l’ammenda da mille a diecimila euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze».