ANCONA – Tra i protagonisti della nuova stagione targata Ankon Volley c’è senza dubbio Amedeo Gagliardi. Pronto a prendersi la cabina di regia, dopo l’ultima stagione disputata ad Osimo, il classe ’91 si appresta a diventare uno dei punti cardine dello scacchiere anconetano in un campionato che si prospetta spumeggiante. Sarà importante in questa fase di preparazione curare l’amalgama della squadra, per far sì che la polveriera allestita possa esplodere a dovere all’inizio delle ostilità scaricandosi sulle formazioni avversarie.
Amedeo, cosa ti ha spinto ad accettare il progetto Ankon Volley?
«Il progetto Ankon mi ha stimolato molto appena mi è stato prospettato. Nella mia carriera sono stato spesso alla ricerca di nuove motivazioni e nuove sfide. Inoltre la mia priorità quest’estate era quella di mantenere la categoria, la società dorica mi ha dato questa possibilità».
Nel corso del campionato di SerieB quali dovranno essere le caratteristiche per far bene?
«La squadra deve avere sicuramente la voglia di allenarsi al 110% in palestra ed uno spirito di sacrificio notevole in campo. Conosco bene la categoria e penso che spesso questi due fattori possano essere indispensabili per uscire dai momenti di difficoltà che si presenteranno nell’arco della stagione».
Su chi dei tuoi compagni ti senti di scommettere?
«Penso che la società abbia fatto bene a creare un mix di giovani esordienti con buone prospettive e di “esperti” della categoria. Sicuramente, avendolo visto all’opera spesso da avversario, non vedo l’ora di trovare un’intesa con il nostro opposto Federico Morichelli. Sono sicuro che potrà dare alla squadra un apporto fondamentale».
Che tipo di torneo dobbiamo aspettarci?
«Dovremmo aspettarci un girone molto più equilibrato dell’anno scorso. Il livello è sicuramente salito rispetto agli ultimi due/tre anni, ma noi ci faremo trovare pronti. Daremo battaglia in ogni campo, contro chiunque».
Dovessi fare un analisi di te stesso, che giocatore ti definisci e che contributo sei pronto a dare?
«Sono un giocatore al quale piace prendersi delle responsabilità. Dalle mie mani passeranno la maggior parte dei palloni e io sono pronto a mettermi al servizio della squadra e dell’allenatore. Ho sempre sudato ed onorato le maglie che ho indossato, per questo mi sento di promettere massimo impegno e serietà».
Riportare il Volley dorico ai livelli che gli competono. Una sfida ardua ma possibile?
«Quando la Sira militava in serie A io ero bambino e facevo il raccattapalle. Penso che da allora i tempi siano cambiati soprattutto economicamente. Questo però non esclude la possibilità di riportare molta gente al palazzetto. Il nostro obiettivo è anche questo»