ANCONA – C’è troppa corrente, annaspa e viene trascinato al largo: salvato da un bagnante. Il fatto è accaduto ieri, 7 agosto, intorno alle 10, alla spiaggia cittadina del Passetto. Protagonista della vicenda – per fortuna a lieto fine – una coppia anconetana.
Moglie e marito avevano infatti deciso di trascorrere una giornata di relax al mare. Lui però si è improvvisamente allontanato tuffandosi in acqua, nonostante la bandiera rossa issata in torretta. La moglie non l’ha più visto e ha iniziato a cercarlo.
Dopo pochi minuti, si è accorta che il marito si trovava nello specchio acqueo davanti l’ascensore. La forte corrente lo stava trascinando a largo e non riusciva a tornare a riva. Annaspava, faticava a nuotare e rischiava di sbattere la testa sugli scogli. «Aiuto, chiamate il bagnino» gridava la donna.
In un attimo ci ha pensato un habitué del Passetto a salvare quell’uomo sulla sessantina. L’anconetano Giorgio Bartolucci, ex portuale, con sangue freddo e prontezza di riflessi ha afferrato il salvagente e si è lanciato in soccorso del 60enne che rischiava di annegare: «È stato faticoso trascinare a riva un uomo di quella statura. Era alto e io non sono più un ragazzino, ho 74 anni».
Bartolucci coglie l’occasione per puntare il dito contro la ciambella di plastica rossa, che – riferisce – gli «scivolava tra le mani. È meglio il salvagente rosso a forma di siluro, è più affidabile e si impugna meglio. E poi la cordicella bianca intorno alla ciambella non va tenuta avvolta sugli strumenti di soccorso, altrimenti si rischia di perdere troppo tempo».
La giornata di ieri (7 agosto) è stata una di quelle giornate da dimenticare, vista la forte corrente che quasi trascinava da una parte all’altra i bagnanti. E anche oggi (8 agosto) non è andata meglio, con le forti raffiche di vento che c’erano. I bagnini fischiavano continuamente per sorvegliare e redarguire le persone troppo indisciplinate.
Bartolucci lo conosce bene il Passetto: «Questo mare lo conosco come le mie tasche, ecco perché mi sono tuffato. Non ho avuto paura, è stato l’istinto. Ma bisogna stare attenti, specialmente se non si sa nuotare bene. L’acqua è imprevedibile. Da piccolo, quando andavo al porto, i pescatori mi dicevano che il mare è bello guardarlo da terra. E forse avevano ragione».
Una storia per fortuna finita bene, al contrario di quanto successo ieri (7 agosto) a Civitanova, dove un 79enne è morto annegato. «La moglie del signore che ho salvato mi ha ringraziato – conclude Bartolucci –. Voleva offrirmi un caffè, ma ho rifiutato. Non sono un eroe».