ANCONA – Un’intera giornata per un mix di arti performative. Il Godai Fest, previsto alla Mole Vanvitelliana il prossimo 7 settembre, presenta il cast ufficiale. Due direttori artistici: Rodrigo D’Erasmo e Daniele “ilmafio” Tortora. Sei curatori d’eccezione: Valerio Lundini, Diodato, Meg, Gemitaiz, Vasco Brondi e Silvia Calderoni. A ciascuno un elemento della natura secondo la filosofia giapponese: Terra (Lundini), Acqua (Diodato), Fuoco (Meg), Aria (Gemitaiz) e Vuoto (Brondi e Calderoni).
Il cast
Ad ogni curatore, e dunque ogni elemento, corrisponderà un cast. A Lundini spetterà il compito di orchestrare le performance di Alessandro Gori (Lo Sgarbabonzi) e Daniele Tinti. Diodato si occuperà di Bluemotion con “Tiresias” (Kae Tempest), Venerus e Collettivo Angelo Mai. Il fuoco di Meg investirà le performance di Canemorto. Mentre l’aria di Gemitaiz volteggerà sui live set di Orang3, Vittorio Gervasi, Danilo Menna e Alessandro Lorenzoni, Gemello, Hube, Solo & Diamond, Manuel Marini. Infine la doppia versione dei curator Vasco Brondi e Silvia Calderoni proporrà un intervento inedito e originale di Industria Indipendente e Bunny Dakota. Il tutto in un viaggio senza soluzione di sosta, che comincerà alle 17 e terminerà a mezzanotte. Per chiudere con un dj set al Lazzabaretto. E a coronare il complesso impianto artistico del festival la mostra a cura di Cristiano Carotti e White Noise con gli artisti Loredana Longo (Fuoco), Lulù Nuti (Acqua), Jonathan Vivacqua (Vuoto), Luca Grimaldi (Aria), Christopher Domiziani (Terra) e Cristiano Carotti. Il progetto è sostenuto e organizzato da Comune di Ancona/Assessorato alla Cultura in collaborazione con AMAT e Fondo Mole Vanvitelliana e con YO your opportunity – Polo 9 nell’ambito di “La Mole. Cultura Presente”, con il contributo di Fondazione Cariverona. Media partner Sky Arte che promuoverà Godai Fest all’interno della rubrica quotidiana “Il Calendario dell’arte”.
Il festival
«Con Rodrigo D’Erasmo abbiamo parlato molto di Godai e della Mole negli ultimi mesi, e ora ci siamo – afferma l’assessore alla cultura Paolo Marasca -. Un solo giorno per 5 elementi, con grandi artisti che sono in grado di concepire una cultura senza generi. E dal 2023 5 giorni per 5 elementi, certo: ma questa prima grande esperienza promette di essere qualcosa di assolutamente straordinario per il panorama artistico italiano». Una novità assoluta per la Mole Vanivtelliana, che il direttore artistico Rodrigo D’Erasmo definisce «uno spazio magnifico, dalle potenzialità enormi ed inclusive». Ed è per questo che il Godai Fest avrà uno sviluppo ulteriore l’anno prossimo «in cinque serate – prosegue D’Erasmo – e mi entusiasma veramente tanto immaginare già da questa prima edizione il dialogo tra tutte le arti coinvolte e gli artisti in programma». Un progetto che per Gilberto Santini, presidente dell’Amat, è «assolutamente esemplare – afferma – se non addirittura geniale, che nasce dall’idea di far raccontare qualcosa di diverso. Il sì da parte nostra, a prendere parte al progetto, è stato immediato».
La sinergia
«Il bello di questo progetto risiede nel creare sinergie – spiega l’altro direttore artistico, il produttore Daniele Tortora – ed è intrigante vedere come si creino equilibri diversi e nuovi, tra gli artisti e le rispettive forme d’arte». «Godai è contaminazione – afferma il curatore della parte visual del festival, Cristiano Carotti – una sorta di cucina alchimia che darà vita a qualcosa di veramente interessante». Ingresso 25 euro. Biglietti in vendita attraverso il circuito Amat e Vivaticket.