ANCONA – Disegnare e dipingere, per esprimere le emozioni, alleviare i sintomi e sostenere gli adolescenti affetti da anoressia e bulimia nei percorsi di cura. Sono questi gli obiettivi dell’Arte Terapia, il nuovo progetto di co-terapia promosso dalla Fondazione Ospedale Salesi onlus e dall’Unità Operativa di Neuropsichiatria infantile. Destinatari, i ragazzi dai 13 ai 18 anni seguiti dal Centro Regionale per i Disturbi del Comportamento Alimentare.
Il trattamento, avviato la scorsa settimana, avrà la durata di quattro mesi e si terrà con cadenza settimanale, ogni giovedì, impegnando i ragazzi per circa tre ore. In parallelo, l’equipe del Salesi, guidata dal neuropsichiatra Michele Severini, lavorerà anche sulle famiglie dei ragazzi.
Un progetto multidisciplinare, il cui gruppo di lavoro è costituito da un neuropsichiatra infantile (il dottor Michele Severini), una psicologa, una psicoterapeuta, una nutrizionista e una Arte terapeuta (Silvia Borioni). Trattamenti da acuto, valutazione nutrizionale, psicologica, psichiatrica e psicodiagnostica, sono le prestazioni erogate dal Centro Regionale per i Disturbi del Comportamento Alimentare, che segue non solo i ragazzi ricoverati, ma anche quelli in regime ambulatoriale.
«Si consolida e si rafforza la collaborazione tra Azienda Ospedali Riuniti di Ancona e Fondazione Salesi onlus che vede la sua espressione nell’integrazione del personale presente nell’equipe – ha evidenziato il direttore amministrativo dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona e direttore operativo della Fondazione Salesi Antonello Maraldo – L’inserimento della figura dell’arte terapeuta rappresenta un ulteriore incremento e sviluppo di questa partnership».
«L’Arte Terapia è una preziosa alleata per distogliere il pensiero dei ragazzi dal mangiare, il periodo di degenza, che in genere dura circa un mese – ha detto il neuropsichiatra Michele Severini – nei gruppi con l’arte terapeuta attraverso il disegno riescono a tirare fuori delle emozioni che ci consentono di eludere dei meccanismi di difesa che altrimenti sarebbe difficile far emergere, perché in queste malattie c’è una scissione mente-corpo e l’Arte Terapia serve per rimetterle insieme attraverso il gruppo». Successivamente la psicologa elabora i vissuti che sono emersi nella seduta di Arte Terapia dei ragazzi e in contemporanea un’altra psicologa e una nutrizionista seguono il gruppo dei genitori dei ragazzi, dando indicazioni alimentari spiegando quali sono gli atteggiamenti da evitare e quelli da seguire per non rendere il momento del pasto una guerra.
Nel 2018 sono raddoppiati i ricoveri di Anoressia e Bulimia al Salesi, rispetto all’anno precedente. Complessivamente il centro regionale ha in carico circa 130 adolescenti, tra degenze e regime ambulatoriale. Una patologia che ha assunto i connotati di una epidemia sociale, come l’ha definita lo stesso Severini e che colpisce soprattutto le fasce adolescenziali, in prevalenza di sesso femminile (85%). Un aumento che secondo il neuropsichiatra può essere spiegato con l’istituzione nel 2015 del centro regionale per i disturbi alimentari al Salesi.
«La Fondazione Salesi ci da una grandissima mano per portare avanti l’Arte Terapia che è un’attività programmata, mentre noi, di fondo, lavoriamo prettamente sulle urgenze», sottolinea il dottor Severini. Intorno ai disturbi della condotta alimentare, ruotano spesso dei pregiudizi, tra i quali il più diffuso è quello secondo il quale i pazienti non abbiano possibilità di guarigione: «non è assolutamente vero – conclude il neuropsichiatra – oggi ci sono ottime possibilità di guarire, se c’è una presa in carico tempestiva, specialistica e multi professionale. Se invece non vengono trattate, queste patologie diventano croniche e possono condurre anche alla morte. Non si guarisce dall’oggi al domani, occorre mettere in conto una presa in carico di almeno due anni e in questo senso dovrebbe esserci una governance da parte del Sistema Sanitario Nazionale, per evitare che alle cure possano accedere solo le persone che ne hanno i mezzi».