ANCONA – Prima la tappa a Portonovo, al Seebay, per il convegno organizzato dalla Fondazione Aristide Merloni sui temi fondamentali che riguardano il futuro delle Marche, dell’Italia e dell’Europa. Poi la conferenza all’Hotel Passetto di Ancona: così il vicepremier e ministro Antonio Tajani ha voluto salutare i nuovi ingressi marchigiani nel partito, da quello dell’«amico» Mirco Bilò in consiglio regionale ai tanti nuovi “acquisti” di Forza Italia nei diversi consigli comunali sparsi sul territorio marchigiano, tutti nominati uno per uno.
Antonio Tajani ha parlato di Europa, ma anche di politica italiana, del 10% conquistato alle recenti Europee e dell’obiettivo 20%, raddoppiando i consensi, per le prossime Politiche: «È un Europa che se perde quest’occasione rischia di essere marginale – ha detto Tajani –. Deve lavorare come Europa, deve contare di più sul palcoscenico internazionale. Bene la difesa europea, bene guardare verso il Mediterraneo e verso i Balcani, ma lo dobbiamo fare anche in rapporto con gli Stati Uniti che, essendo la più grande potenza mondiale, dobbiamo coinvolgere in una strategia complessiva del G7 che veda la possibilità di allargare sempre di più il dialogo con altri Paesi del mondo».
Al suo fianco, tra gli altri, il responsabile nazionale di Forza Italia, Francesco Battistoni, e il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti. Sulla fresca rielezione di Ursula Von der Leyen, Tajani ha aggiunto: «È una cosa positiva, abbiamo chiesto ai nostri elettori di votare Forza Italia per contare in Europa, abbiamo detto che era un voto utile e ogni voto che ci è stato dato è stato usato per garantire stabilità alle istituzioni europee, con l’elezione di Roberta Metsola e con quella di Ursula Von der Leyen. Oggi Forza Italia è un partito che conta e che fa contare l’Italia in Europa, garante di stabilità, garante di concretezza, di affidabilità, di coerenza, perché quello che abbiamo detto lo abbiamo fatto. E garante anche di europeismo, visto che l’Italia è un Paese fondatore e non possiamo pensare che il nostro destino non sia legato a quello dell’Europa».
Quindi il momento dedicato ai nuovi ingressi in Forza Italia, «non è che un inizio», come ha specificato Tajani, che ha anche aggiunto: «Sono persone che si impegnano per costruire un progetto che riguarda il nostro futuro. L’ho detto in campagna elettorale, abbiamo come obiettivo quello di costruire la grande dimora del centro politico, che non è il centro del centrodestra, è qualcosa di più. È il centro di gravità permanente di Battiato, quel centro che non si fa condizionare né da una parte né dall’altra, il muro portante di un edificio. Per fare questo abbiamo bisogno di tante persone. Per raggiungere il nostro obiettivo, cioè il 20% alle prossime elezioni politiche. Non era una battuta, fatta a Paestum, meno di un anno fa, durante la tre giorni del nostro movimento politico, ma era un progetto: 10% alle Europee e 20% alle Politiche. Il 10% alle Europee lo abbiamo ottenuto e ora possiamo pensare di andare a raddoppiare i consensi nel giro di tre anni e qualche mese».