Ancona-Osimo

Ancona, anziano in carrozzina al Passetto: «Con l’ascensore chiuso mi hanno dovuto sollevare per tutta la scalinata». L’appello alla sindaca

Tra gli invitati della proposta di matrimonio in riva al mare, al Passetto, anche una persona con difficoltà motorie: «Ancona è bellissima, ma quanta fatica per raggiungere il mare in carrozzina». L'ascensore per il mare è aperto solo d'estate

ANCONA – Mai e per nulla al mondo Franco Lecci si sarebbe potuto perdere la proposta di matrimonio di suo nipote, il 23enne Michael Fioretti alla sua fidanzata, Desy Gheno. Così, pur sulla seggiola a rotelle, ha deciso di scendere al mare. Franco, «75 anni e 87 chili di peso», come ci fa sapere lui stesso, è arrivato al Passetto di Ancona intorno alle 18.

Qui, sulla baia cittadina, sabato, Michael ha chiesto a Desy di sposarlo. Qualche ora prima, Franco, così come gli altri parenti, era arrivato al Monumento e si era diretto verso l’ascensore, convinto di trovarlo aperto.

Solo così, infatti, avrebbe potuto raggiungere il mare, dato che la scalinata ai piedi del Monumento (che conta centinaia di ampi gradini) non è praticabile per chi, come lui, siede sulla carrozzina. Davanti l’ascensore, l’amara sorpresa: «Era chiuso», sottolinea il signor Lecci.

La seggiola a rotelle di Franco Lecci sollevata (con lui sopra) da 4 giovani ragazzi al buio della scalinata del Passetto

Così, per arrivare in spiaggia, si è reso necessario l’intervento di quattro giovani che erano con lui. In pratica, Franco è sceso rimanendo seduto sulla sua carrozzina, che intanto veniva sollevata con l’aiuto di una delle sue stampelle.

«Qualche passo, posso farlo con la stampella, ma percorrere una scalinata, per me, è faticoso. L’ascensore? Mia figlia mi aveva detto che nel fine settimana sarebbe stato aperto, ma io l’ho trovato chiuso» racconta Lecci. E in effetti l’ascensore per accedere al mare rimane chiuso da ottobre a fine maggio.

«E se qualcuno volesse (o dovesse) scendere al mare con l’ascensore? – si chiede Franco –. Non penso solo alle persone con disabilità motorie come me, ma anche ai tanti anziani con problemi di deambulazione che magari, con queste belle giornate, sono invogliati nel trascorrere qualche momento al mare. È un’ingiustizia – sottolinea – io mi sento discriminato come cittadino. Vorrei parlare col sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli. Queste cose, ai nostri tempi, nel 2022, non dovrebbero più accadere».

Non è polemico, il signor Lecci, tutt’altro. Però, dice, «spero che le mie parole servano a cambiare qualcosa». Riferisce di apprezzare Ancona, Franco, e si complimenta col Comune «per le tante cose belle che fa, ma qui c’è un problema di organizzazione». Mai Lecci si sarebbe perso la proposta di matrimonio di suo nipote a Desy: «Sono quelle cose che capitano una volta sola nella vita e Michael è il mio unico nipote».

Franco assiste alla proposta di matrimonio di suo nipote Michael a Desy

«Visto che sto in carrozzina, dopo aver constatato che l’ascensore era chiuso, ho detto di non voler scendere. Mi sarei goduto lo spettacolo dall’alto, se solo fossi riuscito a vedere qualcosa. Però, visto che da sopra non sarebbe stato lo stesso, chi era con me ha deciso di sollevarmi e portarmi giù di peso. Mi spiace di aver fatto faticare questi quattro ragazzi».

Stesso discorso per la salita, con la sola differenza che al Passetto, lungo la scalinata, non c’è molta luce e siamo stati noi di CentroPagina.it ad illuminare col flash del cellulare la strada a Franco e ai suoi 4 angeli che lo hanno aiutato in questa odissea.

«In una città civile questo non dovrebbe accadere, è sbagliato e inaccettabile. Io mi ritengo un cittadino come tutti, un pensionato che ha sempre pagato le tasse. Ecco, vorrei porgere una domanda alla sindaca, per chiederle come mai l’ascensore, con queste belle giornate, sia chiuso».

Grazie all’aiuto di 4 ragazzi (e della sua stampella), Franco è riuscito ad assistere alla proposta di matrimonio di Michael a Desy. Sopra, poco dopo essere risalito dal mare (senza ascensore)

«Non credo di essere l’unica persona disabile a voler andare al mare. E con tutto il rispetto per il Comune – fa Lecci – credo che non si tenga conto delle difficoltà di una persona disabile. Altrimenti, parliamo di discriminazione senza conoscerne il significato. Al Passetto, venivo spesso quando ancora stavo bene e potevo camminare. Ho tanti ricordi che mi legano a questa meravigliosa città, tra l’altro molto visitata, ma non ci si può dimenticare dei diversamente abili o di chi ha problemi di deambulazione e di molti anziani che magari vorrebbero arrivare al mare».

Per Lecci e per chi è con lui, «sarebbe giusto riaprire l’ascensore anche nei periodi di mezza stagione, almeno nel weekend. Io ero sicuro che funzionasse. Se è un discorso di costi, che si aumenti il prezzo del biglietto. Sarei disposto a pagare pure più di 1 euro, ma non avrei voluto vedere faticare così tanto quei 4 ragazzi».

E poi, «senza illuminazione sulla scalinata, si rischia di cadere. Per non parlare della sicurezza: penso alle giovani coppie che vogliono godere il mare della propria città, una delle poche ad avere una spiaggia in centro. Non è corretto lasciare le cose in questo stato. Probabilmente, qualche ragazza ha persino paura di venire quaggiù da sola, non vi pare?».

«Si parla tanto di discriminazioni e forse questo è il caso di agire, non crede sindaco? – riflette Lecci –. Avere un posto così bello e non renderlo fruibile a tutti, secondo me, è un vero peccato».