ANCONA- Ancora una volta la notizia che alcune catene della grande distribuzione rimarranno aperte a Ferragosto fa discutere. Il Carrefour, in via del Campo d’Aviazione a Camerano è uno di questi. Il 15 agosto l’ipermercato sarà aperto dalle 9 a mezzanotte con orario continuato. A questo si aggiunge il centro commerciale Auchan, in via Scataglini ad Ancona. Galleria e ipermercato saranno aperti dalle 8.30 alle 21.
Come iniziativa, lunedì 14 agosto dalle 17.30, saranno offerte gratuitamente ai clienti delle granite. La questione infiamma i sindacati.
«Non è il primo anno che il Carrefour e Auchan restano aperti nella giornata di Ferragosto e in altre festività. Questo tipo di scelta può dilagare anche in altre realtà della distribuzione facendo diventare queste aperture straordinarie un’abitudine. Portano ad una redistribuzione dei consumi e ad una modifica dei comportamenti d’acquisto- commenta Selena Soleggiati, Fisascat Cisl Marche e segretario generale della Fist Cisl Marche-. Aprire nella giornata del 15 agosto significa costi di impianto e di personale. Non produrrà in termini di fatturato ma provocherà problemi ai lavoratori che non passeranno la festività con la famiglia. Pensiamo che i cittadini abbiano altro da fare piuttosto che andare a fare la spesa a Ferragosto. È un’apertura di cui possiamo fare a meno e che come sempre va a pesare sulle spalle dei lavoratori del commercio. Non sono di certo queste le strategie per migliorare i fatturati».
Oltretutto, l’apertura straordinaria di Ferragosto avviene in un momento in cui il contratto di solidarietà dei lavoratori del Carrefour è sospeso per il periodo estivo. «Ci sono 11 lavoratori in esubero e il 31 dicembre scadranno i due anni di contratto di solidarietà. I lavoratori hanno reagito alla decisone di tenere aperto l’ipermercato anche a Ferragosto con la solita delusione perché si chiede a loro un ulteriore contributo per far aumentare il fatturato dell’azienda. Tra l’altro in questi mesi in cui la solidarietà è sospesa, Carrefour ha deciso per luglio e agosto di restare aperto fino a mezzanotte – afferma la Soleggiati-. Nel caso di festività come il 15 agosto la prestazione è volontaria in quanto i dipendenti di turno possono decidere se lavorare o meno, come prevede il contratto nazionale del lavoro. Speriamo che i lavoratori esercitino questa loro facoltà anche se lavorare a Ferragosto significa una maggiorazione nello stipendio».
Come mai si è venuta a creare una situazione del genere? «Ad ogni festività ci troviamo di fronte al medesimo problema perché non esiste più una legge regionale che regolamenta le aperture, in quanto con il decreto Salva Italia del Governo Monti la competenza per le aperture è a livello nazionale. Recentemente il Consiglio Regionale delle Marche ha avanzato una proposta di legge al Parlamento per modificare il decreto “Salva Italia” nella parte che riguarda le aperture domenicali e festive per gli esercizi commerciali. Sosterremo questa iniziativa in autunno e speriamo che questa proposta di legge sia di esempio anche per le altre regioni».
Nel testo approvato in Consiglio regionale all’unanimità, tra le varie questioni si chiede di restringere le aperture domenicali e festive per un massimo di dodici giornate l’anno, esclusi: Capodanno, Epifania, Pasqua, Lunedì dell’Angelo, Anniversario della Liberazione, Festa del Lavoro, Festa della Repubblica, Ferragosto, Ognissanti, Immacolata Concezione, Natale e Santo Stefano.