ANCONA – Per velocizzare le gare di appalto e tenere lontane ditte poco serie, la Provincia di Ancona e la Guardia di Finanza hanno firmato un accordo di collaborazione in materia di appalti pubblici. La volontà di entrambe le istituzioni è assicurare la trasparenza dell’azione amministrativa e vigilare in materia di affidamento ed esecuzione dei contratti pubblici, in modo da evitare infiltrazioni da parte di organizzazioni criminali.
Da circa un anno la Provincia ha istituito la Stazione Unica Appaltante (Sua) gratuita per Comuni ed Enti e nel 2017 gli affidamenti pubblici hanno avuto un valore di oltre 25 milioni di euro. Quella delle gare di appalto è all’interno dei Comuni una questione delicata, soggetta a mutevoli e continui cambiamenti normativi. Il personale che saltuariamente se ne deve occupare spesso si trova in difficoltà nel decidere le clausole da applicare, favorendo così le condizioni per cause giudiziarie e ricorsi. Gli Enti aderenti alla SUA, previa sottoscrizione di apposita convenzione, possono così rivolgersi all’Amministrazione provinciale per l’espletamento di gare finalizzate all’affidamento di lavori, servizi e forniture.
«La Provincia – dichiara la presidente Liani Serrani – con la Stazione unica appaltante supporta i piccoli e medi comuni nell’espletamento delle gare. Ora, grazie a questo accordo con la Guardia di Finanza, assicuriamo un servizio all’economia del territorio perché le aziende locali lavorano in modo corretto e i controlli della Gdf terranno lontane le ditte malintenzionate». La stazione unica appaltante ha iniziato ad operare nel 2017. «La Provincia ha indetto diverse gare per l’affidamento delle opere pubbliche stradali (quasi 5 milioni di euro) e scolastiche – spiega la Serrani – per un totale di 10 milioni di euro, mentre i bandi di gara dei Comuni hanno avuto un valore complessivo di 14 milioni di euro. Chiaramente è stata differente la partecipazione a questi due generi di gare. Abbiamo avuto 849 ditte che hanno partecipato alle gare della Provincia, mentre per i bandi dei Comuni la partecipazione è stata minore, circa un centinaio di imprese». In totale: affidamenti pubblici per oltre 25 milioni di euro e un migliaio di ditte partecipanti ai bandi.
«Intervenire per reprimere non è più sufficiente – dichiara il Comandante Provinciale di Ancona, Gen. B. Vincenzo Amendola – in particolare per gli appalti è necessario intervenire nelle fasi di assegnazione, aggiudicazione e selezione. Per evitare infiltrazioni da parte di organizzazioni criminali, esamineremo le capacità patrimoniali delle ditte che parteciperanno alle gare e verificheremo se avranno i mezzi necessari per realizzare quello che propongono. Oltre alle aziende locali, spesso si presentano soggetti provenienti da fuori regione, le cui informazioni non sono immediatamente reperibili. Attraverso i sistemi informatici che possediamo, monitoreremo la qualità patrimoniale dei soggetti e i profili che appariranno anomali li segnaleremo alla Provincia, che valuterà se richiedere ulteriori elementi a questi soggetti».
L’accordo è stato firmato oggi, ma tanti sono stati gli interventi da parte della Guarda di Finanza nel triennio 2015-2017. «I dati – continua il comandante Amendola – dimostrano che l’attività della Gdf nella provincia di Ancona, in materia di reati contro la pubblica amministrazione, è consistente». Reati contro la pubblica Amministrazione (triennio 2015-2017): gli interventi sono stati 40, le violazioni riscontrate 49, i soggetti verbalizzati 99, in stato di arresto 7, a piede libero 78. Peculato: interventi 6, violazioni riscontrate 6, soggetti verbalizzati a piede libero 32. Abuso di ufficio: interventi 7, violazioni riscontrate 14, soggetti verbalizzati a piede libero 19. Esercizio abusivo della professione: interventi 7, violazioni riscontrate 9, soggetti verbalizzati a piede libero 12. Truffa: interventi 50, violazioni riscontrate 60, soggetti verbalizzati 166, in stato di arresto 4, a piede libero 162. Danni erariali: interventi effettuati 70, persone verbalizzate 832, danni erariali accertati 106milioni e 173mila euro. Appalti: interventi effettuati 5, persone denunciate 16, valore dell’appalto controllato 10 milioni e mezzo, somme oggetto di assegnazioni irregolari 6milioni e mezzo, proposte di sequestro quasi 3 milioni, sequestro per equivalente 50mila euro.