SIROLO- Anche questa estate l’area archeologica “I Pini” di Sirolo sarà aperta ai visitatori. Ciò è stato possibile grazie alla collaborazione pubblico-privato. L’amichevole e preziosa disponibilità di Rodolfo Tagliarini ha permesso di liberare la zona dalle erbacce rendendola di nuovo fruibile. Dal 10 luglio inoltre, i ragazzi coinvolti nel progetto di inclusione sociale della Regione Marche e della Soprintendenza saranno impegnati nei lavori di rifinitura e catalogazione delle essenze arboree. Stefano Finocchi, funzionario di zona della Soprintendenza Archeologica, si fa portavoce dei ringraziamenti dell’Amministrazione e sottolinea come in questi ultimi anni l’apporto di Rodolfo Tagliarini sia stato fondamentale e indispensabile per rendere fruibile il sito archeologico. «Un bell’esempio di archeologia partecipata tra pubblico e privato. Archeologia partecipata che ci vede tutti coinvolti nella progettazione di una nuova condivisa gestione e semplificata fruibilità di tale patrimonio».
In quest’ottica il Parco del Conero da tempo dà il proprio supporto alla valorizzazione dell’area. «Nello specifico si è curata la progettazione del verde, dei suoi camminamenti e la stampa dei pannelli didattici. Si è provveduto alla ristampa dei pannelli informativi e si organizzano le visite guidate in accordo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Marche – afferma Gilberto Stacchiotti, Presidente Ente Parco-. Ricordo poi che l’Ente Parco ha tra le sue figure professionali l’ archeologo Filippo Invernizzi che con competenza si occupa dell’ ufficio cultura, valorizzando le numerose eccellenze storico-culturali custodite entro i confini dell’ area protetta del Conero». L’area ‘I Pini’ sarà visitabile gratuitamente, previa richiesta da effettuare presso l’Antiquarium Statale di Numana (071 9331162) o scrivendo alla Soprintendenza Archeologica sabap-mar@beniculturali.it.