Ancona-Osimo

Area Marina Protetta Costa del Conero, il Ministero scrive a Regione e sindaci

Nuovo capitolo, con il MATTM che ha contattato governo regionale e primi cittadini interessati di Ancona, Sirolo e Numana chiedendo una risposta sull'apertura al progetto mostrata nei giorni scorsi

Parco del Conero
Parco del Conero

ANCONA- Nuovo capitolo per l’istituzione dell’Area Marina Protetta Costa del Conero. Nelle ultime ore, infatti, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha scritto sia alla Regione Marche che ai sindaci dei comuni di Ancona, Sirolo e Numana per chiudere a stretto giro di contatto il loro parere. I tre sindaci, inizialmente contrari, potrebbero ora aver cambiato la propria posizione lasciando intravedere un’apertura a riguardo. Questo grazie allo screening effettuato a Capri e in altre Aree Protette dove si è visto che questo tipo di classificazione non solo è un incentivo al turismo ma permette anche di ricevere i finanziamenti previsti dal MATTM (il Ministero appunto) e destinarli ad un bene per la comunità.

L’idea del Ministero va in direzione delle opposizioni dei sindaci, in quanto restringe l’area al solo territorio marino di Ancona, prevedendo solo zona B e C di tutela parziale, escludendo la presenza di zone A. L’area sarà quindi monitorata e protetta ma gli anconetani potranno comunque continuare a svolgere l’attività di balneazione, navigazione e pesca del mosciolo. Il tutto, naturalmente, nel rispetto delle componenti marine. Ci sarebbe da guadagnare su tutti fronti, come hanno fatto capire dal Ministero e dal Comitato per l’Area Marina Protetta del Conero, anche nell’ottica di una crescita del territorio in direzione del New Green Deal Europeo.

Anche la Fondazione Regionale dei Verdi, appurata la lettera del Ministero agli enti sopracitati, ha preso deliberatamente posizione sull’argomento: «La costituzione dell’Area marina protetta “Costa del Conero” – ha dichiarato Adriano Cardogna Co-portavoce Regionale dei Verdi Marche  – è una opportunità che la comunità marchigiana ha per contribuire a raggiungere i traguardi che la Commissione Europea si è data con la nuova Strategia sulla Biodiversità, che tra gli obiettivi ha quello di trasformare almeno il 30% della superficie terrestre e dell’ambiente marino d’Europa in zone protette e gestite efficacemente entro il 2030 e che la stessa Commissione intende sostenere finanziariamente nel quadro del New Green Deal. È, inoltre, di estrema importanza per lo sviluppo e l’implementazione di un turismo sostenibile che produce un’economia in armonia con l’ambiente. Strategia che ha il significativo titolo “Riportare la natura nella vita degli Europei”, adottata nel pieno della crisi pandemica. La crisi del coronavirus ha evidenziato la nostra vulnerabilità e quanto sia importante ripristinare l’equilibrio tra attività umana e natura. I cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità rappresentano un pericolo chiaro e attuale per l’umanità e tutti siamo chiamati a fare la nostra parte, in questo caso ancora di più avendone l’occasione e il sostegno finanziario del Ministero. Il nostro consigliere regionale Luca Santarelli interverrà a breve sulla questione al fine di attivare la Regione Marche su questo tema fondamentale. Pertanto ci attiveremo in ogni sede per promuovere questa azione e con il Consigliere Luca Santarelli abbiamo già attivato una richiesta di incontro con il presidente Francesco Acquaroli e l’Assessore Competente Stefano Aguzzi».