ANCONA – Ferie estive per il personale infermieristico dell’Area Vasta 2 al centro della polemica. A sollevare la questione è il Nursind, il sindacato degli infermieri, che insieme a Fsi Usae (Unione sindacati autonomi europei), Csa Dipartimento Sanita della Area Vasta 2 e delegati Rsu fanno sapere che «il 27 maggio 2022 I’Area Vasta 2 ha presentato alla Rsu e alle Organizzazioni Sindacali di AV 2 il piano ferie estivo del personale del Comparto» per l’anno 2022, con «grave ritardo», si legge in una nota stampa diramata dalle tre sigle sindacali.
«Un piano ferie richiesto dai delegati di Rsu e dalla organizzazioni sindacali già all’inizio dell’anno, perché una grande Azienda Sanitaria dovrebbe programmare e gestire con largo anticipo le proprie risorse del personale, invece, come al solito – prosegue la nota -, dopo 5 mesi dall’ultimo incontro sindacale e a pochi giorni dall’inizio delle ferie programmate. Gli operatori si chiedono come si garantiranno prestazioni e cure senza personale».
Secondo le tre sigle sindacali «la Direzione di Area Vasta 2 vive un’altra realtà» in quanto «afferma che il personale sanitario allo stato attuale, nel rispetto del Piano del Fabbisogno Triennale Regionale 2021/2023 è sufficiente a garantire le erogazioni delle prestazioni sanitarie all’utenza e addirittura evidenzia che in alcuni servizi c’è attualmente una “sovrapposizione” di operatori sanitari ovvero tra coloro che a tempo determinato non vedranno ii rinnovo del contratto e operatori in sostituzione già assunti?». E ancora «anche per quanto riguarda poi l’utilizzo dello straordinario l’Area Vasta 2 ha addirittura risparmiato ed è in saldo positivo».
Ma le organizzazioni sindacali parlano invece di «un progressivo depauperamento delle risorse umane con riduzione del personale sanitario (infermieri ed Oss) con contratti di lavoro a tempo determinato scaduti nei mesi di Aprile e Maggio 2022, non rinnovati e non sostituiti» per questo, aggiungono, «ci chiediamo con quali sacrifici, doppi turni e riposi saltati riusciranno a garantirsi le ferie e che carico di lavoro avranno i colleghi in servizio».
L’altro nodo su cui pongono l’accento è sul «mantenimento dei posti letto nei Servizi Sanitari (Ospedalieri e Territoriali) nonostante l’aggravio dei carichi di lavoro conseguenti alla presa in carico dei pazienti Covid-19 e non solo, forse i dirigenti AV2 credono che con la qualifica di eroi i sanitari riescono ad occuparsi di più pazienti contemporaneamente e in maniera simultanea?». I sindacati parlano di «ricorso spropositato, da parte della Direzione di AV 2 del lavoro straordinario e delle prestazioni orarie aggiuntive» e evidenziano che «i colleghi continuano a tempestarci di segnalazioni per le drammatiche carenze di personale in turno».
«L’Azienda Sanitaria Unica Regionale non può fare le “nozze con i fichi secchi”» spiegano, nel precisare che «la carenza di personale riguarda anche gli altri settori oltre quello assistenziale, Cup, Dipartimento di Prevenzione, personale amministrativo. Occorre in primis che la Regione Marche, l’Azienda Sanitaria Unica Regionale e l’Area Vasta due in sostegno del Servizio Sanitario Regionale Pubblico, affrontino in maniera organica e compiuta, la questione del tetto di spesa del costo del personale e il budget di spesa del personale», altrimenti «continuerà, il processo di “svendita” della offerta sanitaria pubblica a beneficio della sanità privata».