ANCONA – L’U.O. Centro Regionale Radiazioni Ionizzanti di Ancona, unica struttura Arpam deputata al controllo della radioattività ambientale e delle radiazioni ionizzanti, entro pochi giorni oltre ad operare già in carenza di personale, si troverà anche senza dirigente. Il 30 settembre infatti sarà posto in quiescenza l’unico dirigente fisico responsabile della stessa struttura.
La denuncia arriva da Anaao Assomed Marche attraverso il segretario aziendale Corrado Pantalone. «Abbiamo posto il tema – spiega – ma l’attuale direzione generale non ha finora provveduto e manca ormai solo una settimana».
Il sindacato regionale rimarca che la struttura, disponendo come personale di un solo assistente tecnico, non potrà rispondere ai compiti normativi ad essa assegnati, a partire dall’attività laboratoristica di controllo della radioattività sulle matrici acqua, aria, suolo ed alimenti, l’attività di supporto tecnico alle Prefetture in caso di emergenze radiologiche per il rinvenimento di sorgenti radioattive “orfane”, di incidenti durante il trasporto di materie radioattive, di rilascio di pareri per l’impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti, l’attività di supporto alla Rete Nazionale di Sorveglianza della Radioattività Ambientale (RESORAD) in caso di allarmi conseguenti ad incidenti nucleari transfrontalieri.
«La situazione è molto preoccupante – conclude Pantalone – e chiediamo al presidente della Regione Marche Acquaroli e all’assessore regionale Saltamartini che la grave carenza organizzativa nella quale versa Arpam venga affrontata e risolta in maniera chiara a meno che il governo regionale non intenda chiudere questa fondamentale struttura per la cittadinanza e per gli enti regionali».
Il rischio è che già dal prossimo 1 ottobre si interrompa la risposta che l’Arpam ha finora dato in questo particolare settore.