ANCONA – Degrado ad Ancona, isole tecnologiche imbrattate dai vandali. Stando a quanto riferiscono alcuni commercianti, i fatti sarebbero avvenuti circa una settimana fa, in occasione dei festeggiamenti per il ponte di Ognissanti.
È proprio sotto Halloween, infatti, che in tantissimi, tra adulti e bambini, si sono riversati nel centro cittadino mascherati da streghe, vampiri o fantasmi. Probabilmente, qualche maleducato si è divertito a scarabocchiare panchine, proiettori e cestini dell’isola tecnologica tra corso Garibaldi e via Castelfidardo.
Isole tecnologiche, quelle anconetane, che diversi anni fa avevano suscitato polemiche per il loro stile troppo moderno di apparire in un centro, come quello di Ancona, considerato invece più elegante, per così dire. Sta di fatto che da moltissimi mesi, forse da qualche anno, gli arredi urbani pensati come luogo di ritrovo e di cultura – con tanto di proiettori – sono diventati, come dicono alcuni cittadini, delle «carcasse urbane».
I proiettori, come dicevamo, sono spenti e imbrattati con scritte senza senso e le panchine di marmo sono macchiate, così come i cestini, alcuni dei quali si sollevano da terra. Non solo all’altezza di via Castelfidardo, ma anche vicino a via Podesti e piazza della Repubblica. «Fallu», «Criccona» e «Tedua». Termini comparsi sull’isola tecnologica all’angolo dell’ex Metropolitan. Parole apparentemente senza senso, fuorché «Tedua», che potrebbe alludere a un cantante rap. Neppure il suono dei gabbiani viene più trasmesso dalle isole tecnologiche.
Sulla vicenda è intervenuto l’assessore alla Sicurezza e alle Manutenzioni, Stefano Foresi: «Non riesco a trovare le parole giuste per condannare questo gesto. Perché i giovani, ultimamente, si comportano così?» si domanda Foresi. Che, in merito ai proiettori, spenti da lungo tempo, dice: «C’è un problema grosso: ci sono state delle infiltrazioni d’acqua all’interno delle isole che hanno influito sul quadro elettrico. Se li sistemeremo? Sì, ma intanto la priorità è visionare le telecamere per tentare di assicurare i colpevoli alla giustizia e far ripulire gli arredi, anche perché sugli schermi non avremmo poi tanto da proiettare». Tra l’altro, verrebbe da chiedersi se delle isole tecnologiche, arredi da esterno (!), per cui sono stati spesi soldi pubblici, possano essere messe fuori uso semplicemente dall’acqua…
E pensare che quei proiettori, sulle isole tecnologiche, potrebbero servire eccome. L’idea è proprio di cittadini ed esercenti: «Si potrebbero trasmettere le immagini di Ancona, il programma della stagione teatrale cittadini e promuovere la città». Già, una città che da troppo tempo deve fare invece i conti con la poca manutenzione del centro.