Ancona-Osimo

Arretramento ferroviario, alta velocità e metropolitana di superficie: ecco il ‘Modello Adriatico’ – VIDEO

Al centro Pergoli un convegno in presenza di amministratori e tecnici per parlare delle opportunità di un progetto strategico per la regione in termini economici, ambientali e turistici

Il convegno sull'arretramento della ferrovia al centro Pergoli di Falconara

FALCONARA – Un nuovo sistema integrato di trasporto su rotaia che potrebbe stravolgere, in chiave positiva, un’intera regione e connetterla al meglio con i territori limitrofi: è il ‘Modello Adriatico’, presentato ieri, venerdì primo ottobre, in occasione di un interessante convegno sull’arretramento ferroviario. Una soluzione che conterrebbe, secondo i relatori intervenuti, due punti di forza, in particolare. Il primo: lo spostamento della ‘strada ferrata’, dalla costa a monte dell’autostrada 14, che permetterebbe di realizzare una linea ad alta velocità, destinata alle lunghe percorrenze e strategica per inserire le Marche nella rete del trasporto internazionale ferroviario. Il secondo: la riconversione dei binari dismessi – tra i centri abitati e il mare – in una metropolitana leggera di superficie (per il trasporto locale attraverso tram elettrici), accanto alla quale sorgeranno una pista ciclabile e un lungomare.

Il progetto è stato pensato dall’ingegnere Giuseppe Marconi – esperto progettista di infrastrutture – su commissione della Provincia di Ancona nel 2004 (guidata allora da Enzo Giancarli) e a tutt’oggi particolarmente ricorrente perché potrebbe risolvere parecchi nodi per la regione e allo stesso tempo terrebbe conto delle peculiarità delle singole città, legate storicamente al mare, ma separate da tale risorsa dalla ferrovia. «Il ‘Modello Adriatico’ è un sistema di trasporto integrato che unisce la nuova linea prevista ad alta velocità con una metropolitana leggera di superficie, ricavata dalla sede della vecchia ferrovia che verrebbe lasciata libera – ha specificato Marconi -. Un sistema che si adatta benissimo alla costa adriatica, che in fondo è una città lineare da Rimini a Pescara, lunga 250 chilometri e profonda poco. Il sistema della metropolitana sfrutterà la linea adriatica e si collegherà alla linea ad alta velocità attraverso le intersezioni del percorso (e ha citato Fano-Urbino, Civitanova-Macerata, Porto d’Ascoli-Ascoli, Giulianova-Teramo, ndr) che serviranno per accedere e scambiarsi tra le due linee».

Certo, il percorso non sarà semplice. Ma la soluzione, che da queste parti è stata caldeggiata anche in passato, farebbe crollare anche l’ipotesi del ‘Muro sul Mare’, che Rfi deve realizzare lungo la costa per porre freno alla rumorosità di treni e binari. E non a caso il convegno si è tenuto a Falconara, là dove iniziò la battaglia contro le barriere fonoassorbenti, grazie all’attivazione sinergica di cittadini e istituzioni, in grado di coinvolgere poi tutta la regione. «L’idea di una spiaggia collegata direttamente alla città è un sogno dei falconaresi – ha detto il sindaco Stefania Signorini -. Non dobbiamo avere paura di pensare alla grande perché dai sogni nascono i grandi progetti. Dall’idea di un muro che costituiva una barriera tra città e mare può nascere l’opportunità di ripensare ad una nuova Falconara». Passando da un progetto che il primo cittadino ha definito importante e in grado di rilanciare le città costiere sotto il profilo economico e turistico.

All’incontro è stata registrata anche la partecipazione dell’Ordine degli ingegneri della Provincia di Ancona, con il presidente Alberto Romagnoli, della Camera di Commercio Marche, con il presidente Gino Sabatini, di tanti politici locali e regionali, amministratori e rappresentanti delle categorie, e della Regione con l’assessore alle Infrastrutture e Lavori pubblici Francesco Baldelli: «Lavoriamo per recuperare il gap infrastrutturale – ha sottolineato -, sfruttando l’intermodalità, il triangolo porto, aeroporto, interporto, e potenziando le ferrovie. Ma sull’arretramento e l’alta velocità, le Marche erano a zero in termini di progettualità», ha aggiunto Baldelli. Secondo il quale sarà fondamentale la collaborazione tra regioni adriatiche per portare all’attenzione delle istituzioni nazionali le istanze dei territori: «Stiamo costruendo insieme, e la regia è marchigiana, un protocollo d’intesa per chiedere uno studio di fattibilità che prenda in considerazione alcune ipotesi, quali arretramento e alta velocità, per portare nel futuro la nostra regione». L’assessore ha infine concluso ricordando i «primi successi della Giunta Acquaroli in materia di ferrovie: in poche settimane abbiamo ottenuto la velocizzazione sulla Orte-Falconara, che ci farà guadagnare 40-50 minuti verso Roma».