ANCONA – La sottoscrizione dei contratti di lavoro regionali che hanno caratterizzato gli ultimi mesi e l’accordo per la bilateralità artigiana siglato lo scorso dicembre costituiscono i fondamenti del “Patto per il lavoro 2.0”. Ebam Marche già nel 2022, in epoca post pandemica aveva lanciato il “Patto per il lavoro nelle Marche” per la regione più artigiana d’Italia considerando la quota delle imprese attive dell’artigianato sul totale delle imprese attive e la quota di occupati nell’artigianato sul totale degli occupati.
«Oggi si vuole riaffermare il ruolo dell’artigianato che si fonda sul saper fare e il suo radicamento sul territorio – dice Riccardo Battisti, Presidente Ebam Marche – e aggiornando il patto per il lavoro rilanciamo il ruolo della bilateralità quale strumento di sostegno alle imprese ed ai lavoratori».

Le parti datoriali regionali (Confartigianato, Cna, Claai, Casartigiani) e sindacali (Cgil, Cisl e Uil) hanno sottoscritto un accordo regionale interconfederale che introduce, per la prima volta, la “Bilateralità marchigiana” istituendo un contributo integrativo del Fondo di Sostegno al Reddito con l’obiettivo di migliorare e ampliare le attuali prestazioni Ebam.
«Con questo accordo – aggiunge il vicepresidente Massimo Giacchetti – si sono migliorate le misure di sostegno al reddito già in essere avendo a disposizione un plafond di oltre 2 milioni per 22 diverse tipologie di sostegno al reddito».
L’evento previsto per lunedì 3 febbraio dalle ore 10 ad Ancona nella Sala Boxe della Mole Vanvitelliana partirà con i saluti introduttivi del Presidente di Ebam Marche Battisti e del Vicepresidente Giacchetti, vedrà la partecipazione del presidente di EBNA Ente Bilaterale Nazionale Artigianato Riccardo Giovani e del vicepresidente Angelo Emilio Colombini. Seguirà la relazione del prof. Michele Faioli, Ordinario di Diritto del Lavoro all’Università Cattolica di Milano e quindi la Tavola Rotonda con la presenza dell’Assessore regionale alle Politiche del Lavoro Stefano Aguzzi a confrontarsi con i segretari regionali delle 7 sigle datoriali e sindacali firmatarie dell’accordo per la bilateralità artigiana.
«Con l’introduzione della bilateralità regionale si riescono a creare nuove opportunità per i lavoratori e per le imprese laddove non si riesce ad organizzare il welfare aziendale: i lavoratori possono così accedere alle prestazioni di welfare contrattuale attraverso l’Ente» conclude Cinzia Marincioni Direttrice di Ebam Marche.