Le eccellenze delle Marche si mettono in vetrina alla 26esima edizione di “Artigiano in Fiera”, in programma dal 3 all’11 dicembre a Fieramilano (Rho). La più grande manifestazione internazionale dedicata alla micro impresa diventa anche quest’anno un palcoscenico unico per aziende e prodotti dell’area marchigiana. In particolare, sono 32 gli attori del territorio che, grazie al sostegno della Regione-Assessorato alle Attività produttive, si presenteranno alla kermesse milanese.
Il pubblico potrà scoprire alcuni dei prodotti tipici del territorio, a partire dal comparto agroalimentare (tartufi freschi e conservati, pasta e birre artigianali, vini, confetture, carciofini di Montelupone, ragù di razza Marchigiana da vitellone bianco dell’Appennino Centrale IGP, legumi, sott’oli). Sulla ribalta ci saranno anche eccellenze artigiane come gli accessori in pelle, le calzature originali e cappelli del distretto fermano, gioielli in oro e argento, ceramiche. E ancora: regali originali per Natale tra addobbi, creazioni in vetro e idee naturali con una gamma di prodotti per la cura della persona, macchine da caffè portatili. Immancabili le tipiche olive, i cremini all’Ascolana, la crescia, i formaggi e i salumi tipici che troveranno “casa” in uno dei 18 luoghi del gusto previsti in Artigiano in Fiera.
«Artigiano in Fiera è il luogo della valorizzazione dell’economia incentrata sulla persona e sul territorio – racconta il presidente di Ge.Fi. Gestione Fiere Spa, Antonio Intiglietta -. Con 2.350 artigiani, 510 dei quali nuovi, provenienti da 84 Paesi del mondo, il nostro evento si conferma la più grande rappresentazione di culture, la destinazione ideale per chi sceglie di sostenere la vera economia a dimensione umana, la vetrina dell’economia reale. I nostri visitatori possono compiere un vero “giro del mondo in unico luogo” alla scoperta di regali originali e prodotti unici e naturali».
«Il valore dell’artigianato per l’economia è indiscutibile, di più è fondamentale in una terra come le Marche, ricche di tradizioni artigiane che hanno dato vita ad imprese di livello internazionale – ha sottolienato l’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Marche, Andrea Maria Antonini – Se si parla di artigianato – si parla di emblema delle Marche, quelle tenaci, laboriose e resilienti che hanno esportato la loro esperienza in tutti i Paesi dove i marchigiani sono andati. Vogliamo custodire questo valore come prezioso patrimonio, frutto di un substrato culturale che si caratterizza per capacità imprenditoriale e deriva dal saper fare dei “maestri”, ma che sa diventare veicolo di innovazione e ricerca che da sempre nella nostra regione sa coniugarsi alla tradizione e alla creatività».
E prosegue: «Valorizzare e promuovere il nostro artigianato come in questa importante vetrina, dunque, equivale a promuovere il Made in Italy e il Made in Marche che ci proietta e ci fa conoscere nei mercati internazionali. Senza dimenticare le difficoltà attuali, c’è il preciso impegno della Regione a proseguire un percorso di agevolazioni e sostegno alle imprese artigiane, ben consapevoli che l’artigianato costituisce un volano imprescindibile per l’economia dei territori che questa amministrazione regionale sta mettendo al centro di misure e azioni integrate e interdisciplinari. Da sempre il “saper fare” marchigiano è sinonimo di qualità e siamo sicuri che anche in questa 26esima edizione i visitatori e gli addetti ai lavori sapranno cogliere questa riconosciuta peculiarità nei prodotti delle 32 imprese presenti che avrò il piacere di salutare domenica 4 dicembre nella mia prima uscita ufficiale come assessore alle Attività produttive».