A conclusione degli accertamenti condotti dalla polizia di Stato il questore di Ascoli Piceno ha adottato due provvedimenti di divieto ai luoghi dove si svolgono le manifestazioni sportive (Daspo) nei confronti di due giovani ascolani, responsabili di due diversi episodi.
Il primo risale ad agosto del 2021, durante le fasi finali della giostra equestre della Quintana. In quell’occasione un componente del sestiere di Porta Solestà si rendeva responsabile del lancio di un fumogeno ai rappresentanti degli altri quartieri, presenti all’interno della curva nord dello Squarcia. Tale gesto, oltre ad arrecare pericolo per l’incolumità pubblica dei medesimi spettatori, fra cui anche famiglie presenti con minori, creava la reazione di numerosi componenti della fazione avversaria e solo il pronto intervento delle forze dell’ordine scongiurava il degenerare della situazione e riportava la calma fra le opposte fazioni.
A seguito delle indagini condotte dalla Polizia di Stato, suffragate dai filmati girati in loco dalla Polizia Scientifica, è stato identificato quale autore un 19enne di Ascoli che è stato conseguentemente deferito in stato di libertà presso la Procura della Repubblica di Ascoli Piceno. Questo per la violazione dell’art.6 della legge 410/1989 e successive modifiche, (interventi nel settore del gioco e delle scommesse clandestine e tutela della correttezza nello svolgimento di manifestazioni sportive) che appunto punisce il reato di lancio di materiale pericoloso durante le manifestazioni sportive. Infatti a seguito della recente affiliazione dell’Ente Quintana alla Fise (Federazione Italiana Sport Equestri), Federazione che fa parte del Coni, anche la Quintana è stata equiparata alle manifestazioni sportive, quali gli incontri di calcio, e pertanto rientrante anche nell’applicazione del Daspo. Tale misura di prevenzione è stata applicata per la circostanza e pertanto l’interessato non potrà assistere per un anno, oltre che alle prossime edizioni della Quintana, anche agli incontri dei Campionati di serie A, B, Lega Pro, Dilettanti e tutte le categorie restanti, competizioni internazionali, incontri amichevoli e quelli in cui è impegnata la Nazionale italiana di calcio.
Il secondo Daspo riguarda un episodio avvenuto il 20 agosto scorso. Durante la notte un ragazzo di colore, cittadino italiano, veniva aggredito verbalmente e fisicamente ad Ascoli in piazza del Popolo per motivi di discriminazione razziale da alcuni giovani e solo l’intervento di alcuni passanti scongiurava che venisse colpito da una sedia utilizzata da parte degli aggressori.
A seguito delle indagini condotte dalla polizia di stato è stato possibile identificare un ascolano di 32 anni, quale autore del gesto, soggetto già noto alle forze dell’ordine. Lo stesso è stato conseguentemente deferito in stato di libertà presso la Procura della Repubblica di Ascoli Piceno per la violazione degli arrt.612 e 604 bis del codice penale, ovvero per minacce, propaganda ed istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, reato che prevede la reclusione fino a 4 anni. La stessa norma prevede inoltre l’obbligatorietà dell’applicazione del Daspo per un periodo di 5 anni, a prescindere dal compimento di tali fatti in concomitanza di manifestazioni sportive. Si è proceduto pertanto all’emanazione della misura di prevenzione in questione. Risultando inoltre il giovane già colpito da un precedente Daspo gli è stata applicata anche la prescrizione dell’obbligo di firma per 5 anni presso la Questura, giusta previsione dell’art.6 della già citata legge 410/1989. Quest’ultima misura è stata convalidata dal gip al Tribunale di Ascoli Piceno in data 16 ottobre 2021.