ANCONA – Portonovo da bollino rosso. La baia presa d’assalto non regge la carica dei turisti. Parcheggi sold out all’alba. Sosta selvaggia e raffica di multe. La stagione è partita alla grande, ma per gli operatori urge una gestione più oculata delle presenze. Una Portonovo a numero chiuso potrebbe essere un’opzione? «Senza dubbio un contingentamento va dato – afferma l’imprenditore Guido Guidi, titolare del SeeBay – che non vuol dire che debba essere una destinazione d’élite, tutt’altro. Sarebbe utile soprattutto ai fini della sicurezza. Portonovo non è adatta ad un turismo di massa, è un gioiello che va custodito e preservato». Opinione condivisa anche dagli altri operatori. «Va messo un freno – replica Eros Renzetti, titolare dell’Hotel Fortino Napoleonico – bisognerebbe mettere i parcheggi su prenotazione per evitare che si scenda in auto a caccia di un posto».
I disagi
«Succede sempre così, quando arriva il bel tempo Portonovo scoppia», afferma Marcello Nicolini, titolare del ristorante Il Laghetto, che nonostante i disagi non si scompone più di tanto. «A inizio stagione si verificano sempre gli stessi problemi – continua Nicolini – poi la situazione si normalizza». Anche se i problemi, dicono gli operatori, sono di vario genere. La polvere che si solleva dal parcheggio al Lago grande arriva fino alla spiaggia. «Quando c’è vento siamo sommersi dalla polvere», lamenta Fabrizio Giacchetti, titolare del ristorante Il Molo. E con il tutto esaurito sotto gli ombrelloni, la spiaggia lato molo non è ancora stata livellata. «Abbiamo concordato con il Comune l’avvio dei lavori intorno al 20 giugno» spiega Nicolini. Ma intanto la spiaggia è piena e si fatica a contenere una richiesta troppo elevata per uno spazio dalla capacità limitata. «Sarebbe stato più opportuno mantenere la prenotazione con l’app come l’anno scorso», suggerisce Nicolini.
Caos parcheggi
Il semaforo rosso alla rotatoria in alto non scoraggia gli automobilisti che, pur consapevoli della quasi impossibilità di trovare un parcheggio, si lanciano ugualmente all’avventura. «L’altra mattina sono arrivate delle persone a pregarmi di farle entrare con l’auto nel nostro parcheggio – racconta Renzetti del Fortino – onestamente quando capitano giornate come queste la baia è troppo carica». In alcune strutture non ci sono nemmeno i posti auto per i dipendenti. «E poi ci troviamo con le macchine parcheggiate in punti pericolosi – dice Giacchetti -. Bisogna fare in modo che una volta riempiti i parcheggi non si possa scendere con le auto». Un problema che si presenta ogni anno, ma negli ultimi tempi l’interesse turistico verso Portonovo è cresciuto molto e ha fatto registrare un incremento sensibile di affluenza. «Purtroppo così non si costruisce una destinazione – puntualizza Guido Guidi – va fatto davvero un tavolo di lavoro per decidere il futuro di Portonovo».