L’idea della ripartenza e l’urgenza oltre che la necessità di dar vita ad un grande patto economico sociale sono stati i temi conduttori dell’Assemblea pubblica dei soci di Confindustria Ancona che si è tenuta alla Mole Vanvitelliana di Ancona.
Un appuntamento da sempre importante, per fare il punto della situazione e tracciare le prospettive dell’andamento economico non solo della Provincia ma ovviamente di tutta la regione.
È stata la prima assemblea pubblica dopo l’emergenza sanitaria e ha ovviamente rispettato tutte le norme sulla sicurezza per il contenimento dei contagi, a partire dal green pass obbligatorio per i partecipanti, soci e autorità. È stato anche effettuato il controllo della temperatura in entrata, chiesta la compilazione obbligatoria per tutti i partecipanti dell’informativa relativa al Protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19, oltre all’obbligo di indossare la mascherina per tutta la durata dell’evento
Importanti i contenuti e i contributi che hanno messo sul tavolo gli industriali anconetani.
«Tante sono le sfide che oggi ci troviamo ad affrontare e come industriali vogliamo essere protagonisti di questo cambiamento – ha affermato Pierluigi Bocchini, presidente di Confindustria Ancona –. L’obiettivo di rendere “duraturo e sostenibile” il rimbalzo dell’economia di questi mesi, la ripresa dell’occupazione che desta ancora preoccupazione, l’urgenza di un patto tra generazioni diverse. Passando per la transizione ecologica e per la gestione di una pandemia che non possiamo considerare finita. Per RI partire è necessario lavorare insieme: il patto per l’Italia lanciato dal presidente Bonomi è l’idea intorno alla quale abbiamo costruito il progetto della nostra assemblea».
La nostra richiesta come sistema – ha proseguito Bocchini – è quella di essere coinvolti nelle decisioni, ascoltati, perché se siamo capaci di risolvere i mille problemi che ogni giorno affrontiamo nelle nostre aziende è probabile che potremo dare un apporto costruttivo anche alla risoluzione dei problemi che riguardano un’intera comunità».
Ed è stato proprio il presidente di Confindustria Carlo Bonomi a presenziare l’assemblea e a farsi carico dell’intervento conclusivo. «Gli imprenditori di Ancona, come tutti gli imprenditori italiani, hanno subito anche loro colpi molto duri» ha detto senza mezzi termini. «Teniamo conto che anche questa è una regione che ha avuto un colpo più duro degli altri perché usciva, oltre che dalle crisi 2008-2011, anche dal terremoto, quindi hanno fatto tanto per mantenere posti di lavoro, occupazione, reddito». «Io posso dare tutto il mio contributo, il mio supporto alla loro opera, e sono orgoglioso di rappresentarli».
«Noi siamo contenti del rimbalzo che che c’è stato – ha concluso a proposito della congiuntura -, che non è una crescita: quello che abbiamo perso non siamo riusciti a farlo completamente e anche quando si presume che riusciremo ad arrivare ai livelli pre-pandemia, si presume a fine 2022, saremo ancora quattro punti di Pil sotto il 2008. Dobbiamo stimolare la domanda interna – ha affermato – perché fino a oggi abbiamo retto sull’export, molto probabilmente quest’anno faremo il record di 500 miliardi, però bisogna manca ancora la domanda interna che è asfittica da decenni. L’inflazione ci preoccupa molto sta raggiungendo livelli pericolosi, questo vuol dire un rincaro dei prezzi molto importante».
Ma da lui sono arrivate anche parole confortanti per il sistema imprenditoriale marchigiano. «Le Marche come tutte le altre regioni si stanno impegnando al massimo per la ripresa e risultati confortanti stanno arrivando – ha detto – ma proprio adesso non ci vogliono fratture a tutti i livelli».
Sul palco dell’auditorium della Mole Vanvitelliana, ospiti della tavola rotonda dal titolo “Crisi economiche e ripartenza costruiamo insieme un nuovo Patto per l’Italia” moderata dal giornalista di Rai1 Francesco Giorgino si sono susseguiti nei loro interventi: Paolo Mieli, giornalista, saggista e opinionista; Roberto Burioni, virologo, immunologo e divulgatore scientifico; Alessandro Fontana, direttore Centro Sudi Confindustria e Donato Iacobucci, Università Politecnica delle Marche – Fondazione Aristide Merloni. Tutti ovviamente dal loro punto di vista hanno ribadito come sia fondamentale lavorare insieme per consolidare la ripartenza. Un appuntamento, quello di Confindustria Ancona, che ha confermato come sia forte l’impegno del mondo industriale per guardare al futuro con maggiore ottimismo, confermando però come la ripresa sia solo partita e non certo arrivata al suo obbiettivo finale.