ANCONA – «A parte qualche problema interno di redistribuzione delle dosi del vaccino Pfizer e Moderna, per il resto al momento non ci sono particolari criticità». Il direttore dell’Area Vasta due dell’Asur Marche Giovanni Guidi spiega che le nuove indicazioni nella somministrazione del vaccino AstraZeneca, il cui utilizzo è stato disposto per gli over 60, non sta creando particolari problemi nei centri vaccinali.
Tuttavia «in alcuni centri vaccinali in cui c’è un numero di dosi Pfizer o Moderna superiore al numero dei prenotati, occorre redistribuire le dosi in quei punti vaccinali di popolazione che non hanno le fiale a sufficienza per raggiungere tutti i prenotati».
Per tutto giugno, gli 11.800 marchigiani under 60 che hanno ricevuto come prima dose il vaccino Astrazeneca, faranno il richiamo con Pfizer o Moderna, spiega il direttore Asur Marche Nadia Storti, seguendo «le disposizioni ministeriali». Gli over 60 che dovranno cominciare il percorso vaccinale, invece, continueranno a ricevere il siero anglo-svedese (AstraZeneca o Vaxevria).
Per quanto riguarda invece il vaccino Johnson & Johnson, Guidi fa sapere: «Ancora lo abbiamo, ma dobbiamo pensare alla distribuzione tra i medici di medicina generale». La Regione ha infatti disposto che non solo il vaccino AstraZeneca ma anche il Johnson sia riservato solo per gli over 60.
Una serie di cambiamenti che tuttavia non ha creato, a quanto sembra, particolari ansie tra la popolazione, almeno nei punti vaccinali dell’Anconetano: il direttore Guidi spiega infatti che al momento «sta andando bene, nei quattro punti di vaccinazione dell’Area Vasta due per ora non ci sono stati problemi».
Secondo dati diffusi dall’Asur, finora la prima dose di Astrazeneca è stata somministrata complessivamente a 167.001 marchigiani, dei quali 17.645 under cinquantenni e 149.356 over 50, mentre hanno già ricevuto il richiamo in 10.698 under cinquantenni e 31.285 over 50.
Intanto l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini ha fatto sapere che mercoledì 16 giugno, nel corso della conferenza delle Regioni, le Marche chiederanno di sapere se l’aver somministrato come seconda dose un siero diverso dal primo, vada intesa come prima dose o come richiamo.