Ancona-Osimo

L’Ateneo in difesa dei diritti umani: ad Ancona “panchine gialle” per Patrick Zaki

Ad Acona spuntano sei panchine gialle. Cinque nei cortili delle facoltà Univpm e una in piazza Roma. Sono il simbolo della lotta in difesa dei diritti umani

Panchina gialla per Patrick Zaki

ANCONA- Sei panchine gialle e uno striscione per Patrick Zaki. L’Università Politecnica delle Marche appoggia la proposta di Amnesty International in favore della campagna di sensibilizzazione sui diritti umani e a supporto della liberazione del ricercatore prigioniero in Egitto. 

L’iniziativa 

Il progetto di sensibilizzazione messo in atto dall’Ateneo è nato per promuovere l’impegno a favore dei diritti umani ed è stato presentato oggi (mercoledì 17 novembre) in concomitanza con la “Giornata Internazionale delle studentesse e degli studenti” al Rettorato di Ancona.

La conferenza stampa in Rettorato

Come già in altre città italiane, simbolo della campagna è rappresentato dalla panchina gialla. E nel capoluogo ne sono state inaugurate sei: una per ogni Facoltà Univpm, più una in piazza Roma come testimonianza di adesione anche da parte della città e non solo dalla comunità accademica universitaria. «La nostra è una manifestazione di interesse e di forte sensibilizzazione sul tema dei diritti umani – ha spiegato il Rettore Gian Luca Gregori – queste panchine gialle stanno a significare un valore simbolico di grande attenzione al tema che ci è particolarmente caro». «Credo che questi gesti siano importanti perché si accompagnano ad una presenza attiva – replica il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli – l’obiettivo concreto è senza dubbio quello di creare uno scudo difensivo ideale attorno alla figura di Patrick Zaki e di tutte quelle persone che come lui subiscono e hanno subito una violazione dei diritti umani. Per questo motivo la nostra è stata un’adesione convintissima all’iniziativa».

Il mondo accademico

Anche la CRUI, Conferenza dei Rettori Italiani, mantiene alta l’attenzione sul caso di Patrick Zaki ed è in contatto costantemente con le Associazioni rappresentative delle realtà universitarie europee ed extraeuropee nonché con il Ministero dell’Università e della Ricerca scientifica e con il Ministero degli Affari Esteri. Tra l’altro lo scorso 8 novembre l’Università Politecnica delle Marche ha affisso il manifesto giallo per Patrick Zaki sulla facciata del Rettorato di Piazza Roma accanto a quello dedicato a Giulio Regeni.

«La mobilitazione è cominciata proprio con il primo striscione issato per Giulio Regeni – spiega Alessia Polisini, presidente del Consiglio studentesco Univpm – in questo modo vogliamo far sentire l’appoggio della nostra comunità studentesca e accademica a tutte le famiglie coinvolte e agli studenti all’estero vittime di casi simili. Queste panchine non sono una commemorazione, ma una richiesta a gran voce di giustizia e libertà». «Esprimiamo grande soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa – commenta Fabio Burattini, responsabile Circoscrizione Marche Amnesty International – pertanto vogliamo ringraziare le autorità cittadine per aver accolto la nostra proposta di partecipazione a questa campagna in difesa dei diritti umani».