ANCONA – Italatletica pronta per la missione Mondiale, la sfida iridata che va in scena da oggi 19 agosto a Budapest, in Ungheria. Saranno 22 gli azzurri in gara nella prima giornata e l’apertura assegna subito le medaglie: si comincia nella maestosa piazza degli Eroi, uno dei simboli della capitale ungherese, con la 20 km di marcia maschile al via alle 8.50.
Le Marche saranno rappresentate da due atleti anconetani, Gianmarco Tamberi e Simone Barontini, l’oro olimpico e l’esordiente, pronti a tenere alto il più possibile il vessillo azzurro ma anche quello del territorio di provenienza. Per il Gimbo nazionale è la gara-clou della stagione, quella che non ha mai vinto, quella su cui ha puntato tutto, cominciando le competizioni solo pochi mesi fa per arrivare integro e concentrato al massimo all’appuntamento a cui tiene di più. Tamberi terrà incollati spettatori e appassionati, sostenitori e sportivi di tutta Italia, a cominciare con le qualificazioni del salto in alto previste per domenica 20 agosto di mattina dalle 10.35, la finale è fissata per martedì 22 agosto alle 19.58; martedì comincerà anche Simone Barontini con le qualificazioni degli 800 metri (semifinale e finale in calendario per giovedì 24 agosto).
«Due marchigiani di Ancona ai Mondiali di Budapest: un orgoglio per tutto lo sport marchigiano, una dimostrazione della crescita dell’atletica nella nostra regione che sta dando ottimi risultati anche a livello giovanile, come ha dimostrato Alice Pagliarini con i due argenti agli Europei giovanili – commenta il primo uomo del Coni delle Marche, Fabio Luna –. Da Tamberi ci aspettiamo tutti tanto, d’altra parte sappiamo quanto lui ci tenga a questo campionato mondiale, ha puntato tutta la stagione su questo appuntamento ed è l’unico titolo che gli manca. Per Barontini è la prima volta, e sarà un’esperienza utile per il futuro. È un riconoscimento alla crescita dell’atletica marchigiana dopo un periodo non facile. E in generale stiamo assistendo a una stagione d’oro per lo sport marchigiano, in cui questa partecipazione a Budapest è una conferma di quanto vissuto nelle scorse settimane, senza dimenticare il basket che può vantare in nazionale al prossimo Mondiale ben tre giocatori marchigiani sui dodici convocati. Una dimostrazione della qualità e del livello che stanno esprimendo le nostre federazioni insieme alle nostre società sportive, con tecnici e atleti. E’ la qualità della nostra classe dirigenziale che permette di raggiungere questi traguardi. Poi servono i campioni, ma senza il lavoro e la passione di tanti tutto questo non sarebbe possibile».